A Natale mi sposo: 90 minuti di battute volgari e scontate

Gustavo Godendo, cuoco milanese, lavora in una piccola trattoria romana. Per un equivoco viene scambiato per lo chef più celebre al mondo ed ingaggiato per organizzare un pranzo nuziale a St. Moritz. Il matrimonio in questione, però, non si celebrerà perché Fabio, figlio di Gustavo, fa di tutto (e ci riesce) per riconquistare l’amore di Chris, di cui è innamorato da tre anni e che sta’ per sposare il figlio di un ricco bancario per volere del padre. Il cast ( Massimo Boldi, Vincenzo Salemme, Nancy Brilli, Massimo Ceccherini, Teresa Mannino) sembrava promettere risate a crepapelle, invece ci ha regalato 90 minuti circa di imbarazzo per la volgarità delle battute scontate (da Enzo Salvi non ci si poteva aspettare altro) che si intrecciano ad una trama scontata e noiosa. La simpatia di Massimo Boldi non basta a suscitare interesse; Vincenzo Salemme non interpreta sicuramente il suo ruolo migliore; Nancy Brilli risulta assolutamente innaturale e finta nel ruolo di “burina” arricchita; Massimo Ceccherini, inutile ai fini della trama-non trama, risulta per niente simpatico nei suoi tentativi di approccio a donne di terza età. Ciliegine indigeste (in questo caso) su un panettone  ancora meno commestibile sono Elisabetta Canalis e Cristina Del Basso (Grande Fratello 9), che “recitano” piccole parti dando prova del loro talento inesistente. Consigliato a chi volesse ingerire una massiccia dose di stupidità.

Rosa di Matteo  

Foto: www.medusa.it

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