8 marzo 2016: dalle Suffragette ai movimenti femministi dei nostri giorni

lff-2015-suffragetteLa Giornata Internazionale della Donna è un giorno di celebrazione e di lotta, una giornata politica e simbolica: è un controsenso che sia diventata per molte persone l’ennesima occasione di sfrenato consumismo, di serate passate tra balli e spogliarelli maschili.

“La donna nasce libera ed ha gli stessi diritti dell’uomo”.

Celebriamo e omaggiamo la giornata di domani, 8 marzo, con un film appena uscito nelle sale. Alla riscoperta delle “Suffragette“. Per screditarle e deriderle, come isteriche-bisbetiche urlanti, i benpensanti dell’epoca le consideravano ribelli e sfaccendate, isteriche e maleducate. Vecchia storia, per screditare qualcuno che fa paura, si pone l’etichetta di incompetente e urlatore.

Per celebrare degnamente l’8 marzo, molti si domanderanno, chi erano veramente le suffragette, le militanti dei movimenti femminili che si battevano per il diritto di voto alle donne? Il film, attualmente nelle sale, è frutto di un cast tutto al femminile, dalla regista Sarah Gavron ad Helena Bonham Carter fino alla meravigliosa Meryl Streep; un omaggio a queste combattenti, pioniere di un percorso lunghissimo alla conquista della parità dei diritti. Un lungo cammino iniziato alla metà dell’Ottocento nel Regno Unito ed a tutt’ora, in diverse parti del Mondo, incompiuto. La trama riguarda le lotte operaie, la battaglia per i diritti civili, il diritto al voto delle donne, la condizione femminile nelle fabbriche.Suffragette 2

Una lotta dura, fatta anche di gesti eclatanti ed importanti, scioperi della fame e manifestazioni brutalmente represse dalla polizia di allora, per ottenere, oltre alla possibilità (e diritto) di votare, il diritto di pari dignità sociale, nella famiglia, nel mondo del lavoro; pena per queste ribellioni, il licenziamento, soprusi di ogni tipo, carcere, botte. Per fare breccia nella resistenza della società britannica, le Suffragette ricorsero alla lotta aperta; disturbarono i comizi dei deputati, incendiarono negozi, attività, edifici pubblici. Si resero pericolose “schegge impazzite”. Per noi donne, per tutti.Suffragette foto d'epoca

Ci vorranno ancora molti anni prima di vincere questa dolorosa battaglia. Nel Regno Unito il suffragio fu esteso nel 1928, in Italia nel 1946. In Arabia Saudita le donne hanno votato per la prima volta soltanto nel 2015, per le elezioni municipali. Il film Suffragette, è importante anche per essere al centro di una iniziativa particolare, promossa dalla scrittrice e documentarista Lorella Zanardo  (progetto Suffragette 2.0), che è stata ospite alla Camera dei Deputati domenica 6 marzo, alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Oltre dunque all’8 marzo, giornata che celebra e ricorda le tante lotte delle donne per affermare i loro diritti, c’è un’altra importante data da non dimenticare, quella del 10 marzo: 70 anni dal primo voto femminile italiano, data in cui le donne italiane hanno potuto finalmente esprimere preferenza politica e votare; ricordiamo erano le elezioni del 1946, le prime dopo la caduta del fascismo. Ricordiamo inoltre che per tutto l’Ottocento, anche le lotte delle femministe americane furono intense, con cortei e manifestazioni, culminando nel tristemente noto episodio dell’8 marzo 1908.Suffragette

Il progetto “Suffragette 2.0” prevede un tour nelle scuole superiori, licei ed istituti, per sensibilizzare ragazze e ragazzi alla coscienza civile, per un ritorno dei valori di lotta e partecipazione, per far conoscere e sensibilizzare i giovani alla parità di genere. Le prime tappe saranno Roma, Milano, Torino e Firenze. Seguiranno Reggio Emilia, Bari, Cagliari e Scampia. Per i ragazzi , per tutti gli studenti e le studentesse, sarà occasione importante, dopo la visione del film a scuola, approfondire e riflettere sulla condizione femminile nei secoli e nell’epoca storica attuale, ragionare e riflettere insieme su temi importanti per la crescita e lo sviluppo del pensiero critico e della coscienza. “Tanti ragazzi e ragazze sono ancora inconsapevoli dei propri diritti”, riferisce la Zanardo, e non conoscono il lungo cammino percorso, soprattutto dalle donne, per ottenere e mantenere i diritti faticosamente conquistati, quelli che già abbiamo“.

Per approfondire in maniera completa la figura di Emmeline Pankhurst, fondatrice nel 1903 della Women’s Social and Political Union, esiste una sua biografia (Suffragette, da cui il titolo del film). Emmeline fu una donna ribelle, coraggiosa, combattiva, subì insulti di ogni tipo, offese, vessazioni ed arresti, ma non si fermò davanti a nulla. Continuò a combattere per il diritto di voto e per denunciare le durissime condizioni del lavoro femminile in fabbrica e di tantissime donne senza mezzi economici, senza potere nè diritti. Questo libro fu completato agli inizi della Prima Guerra Mondiale, pochi giorni prima che il diritto di voto fosse esteso a tutte le donne inglesi, nel 1928.

La prestigiosa rivista “Time” ha inserito il nome di Emmeline tra i cento nomi più importanti del Novecento.

Un grande movimento di emancipazione femminile al quale guardare, del quale ricordarsi, verso il quale essere grate e grati.

di Alessandra Paparelli

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