Vittorio Camaiani SS 19: la collezione nasce “sotto il segno dei pesci”

La mente di un artista non si ferma mai. Figuriamoci in vacanza. È lì che ancor più, elabora e rielabora continuamente: mette il corpo in uno stato di quiescenza apparente, e come una cinepresa, guardinga, cattura immagini ed emozioni. Linfa vitale pronta a suggellare il patto, con un savoir-faire raffinato, borghese, collaudato da anni e anni di esperienza. Moda che sa vestire di pregio e attualità, una donna che non rinuncerebbe mai, alla semplice idea di eleganza senza tempo.

Vittorio Camaiani il poeta della moda

Vittorio Camaiani, origini marchigiane e mente creativa del suo brand, da molti definito poeta della moda, è quell’artista. Un passato diviso tra RomaSan Benedetto del Tronto, negli atelier dello stilista Massimo Fioravanti, contribuisce a definire la sua cifra stilistica, che spesso si lascia contaminare da lunghi viaggi esperienziali. Gli stessi suscitati dal mondo dell’arte, e da frammenti di vita vissuta durante brevi vacanze, piacevoli soste ritempranti intorno al mondo. 

Il marchio eponimo, fondato nei primi anni Novanta, quando lo showbitz della moda, iniziava a tenere costantemente accesi i riflettori su passerelle pretenziose, e modelle sempre più cool, riflette uno stile delicato, artigianale, spesso e volentieri, garbatamente interrotto da un tocco bizzarro, regalato da particolari ironici e ipercolorati.

Lo stile di Camaiani tra arte e viaggi intorno al mondo

Un cocktail di arte e tradizione sartoriale che prendendo input da posti lontani, si accende di colori improvvisi, e in un gioco di contrasti, ravviva anche la linearità più classica di tagli e tessuti selezionati: dal surrealismo di Magritte (fall 2013) con gocce e nuvole ricamate su tulle e chiffon, alle piramidi d’Egitto, riprodotte su cachemire e abiti da sera in georgette (fall 2015); e poi il Marocco, con vibranti batik dipinti a mano – ossessione del designer – pronti a riprendere nei colori le spezie (fall 17), fino al baffo di Velasquez, simpatico dettaglio dell’artista spagnolo, che bordando scolli, maniche e orli di preziosi abiti in seta, diventa leitmotiv della linea tutta (Spring 17).

Dietro la firma Vittorio Camaiani, la femminilità dunque risulta sempre sofisticata. Stagione dopo stagione, sfruttando anche la bellezza della città eterna, da spazi antichi e prestigiosi, le collezioni regalano porzioni di magia, perfettamente orchestrate con il messaggio di moda, da ogni singolo modello presentato.

La prestigiosa location nel cuore della Capitale

Accade lo stesso, se la protagonista è la Grecia. Quando dal mosaico con i pesci della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, l’abile designer compie un lungo salto. Un volo pindarico che va a sfiorare i paesaggi, e le sfumature delle isole greche più belle. L’idea guida? Il mare, semplicemente.

Si chiama, infatti, Sotto il segno dei pesci la collezione Primavera Estate 2019 presentata lo scorso sabato 30 marzo, direttamente dalla Coffee House di Palazzo Colonna, nel cuore della Capitale. A due passi dall’Altare della Patria, la location, estremità orientale della struttura, realizzata nel 1730, oggi è uno dei pochi esempi in stile Rococò, e per la seconda volta, apre le sue prestigiose porte all’alta moda Camaiani. 

All’interno della torre, un trionfo di cultura e storia, con gli affreshi realizzati da Francesco Mancini su commissione del Principe Fabrizio Colonna, raffiguranti il mito di Amore e Psiche. Questo lo spettacolo, sulle teste di 200 ospiti selezionati, divisi sui quattro angoli di un’evocativa passerella a croce. Dove a cavallo dell’ora crepuscolare, e dietro la presentazione impeccabile di Elena Parmegiani, direttrice della Coffee House, l’ultima fatica del poeta della moda, ha compiuto finalmente il suo simbolico viaggio.

La collezione SS 2019 di Vittorio Camaiani

Nella sala, placidamente, arriva prima la musica. L’ambient lounge di Marcelo Gallo con Minimalist si mescola alle note classiche della Callas. Mood vacanziero che diventa ultra-chic, catapultando i pensieri al vento in poppa, alle barche ormeggiate davanti a bianchi fazzoletti di costa, al sole saturo, al cielo che all’orizzonte fa fatica a confondersi con il mare, ai colori del giorno che si spegne, ai cocktail spensierati, alle feste di notte.

Come anticipa, il suggestivo soundtrack, le silhouette piene di rimandi artistici, raccontano così la sana leggerezza dell’estate. Leggerezza che investe la couture, e attraverso le mani sapienti di Camaiani, si dispiega nelle ore del giorno, del pomeriggio, e della sera, dove a un certo punto si sublima.

Dai look più sbarazzini, con pants dal taglio bermuda, e morbide maglie alla marinara che aprono lo show, ai preziosi abiti scultura, che omaggiano l’antica Grecia, e la bellezza eterea di una dea dell’Olimpo, passando per comodi e delicati caftani.

Per questi ultimi infatti, le geometrie sono nette, e allo stesso tempo tenui e misurate. Riprendono le croci delle chiese bizantine, le stesse visitate dal designer a Santorini, e senza appesantire l’idea di freschezza, mantengono l’allure casual chic delle tuniche, tanto ricercata dalla socialitè; e rispettando poi, il viaggio ispirazionale, ricalcano immancabilmente sull’indole elegante e sofisticata della presentazione.

From head to toe, la figura appare studiata alla precisione. L’impronta classica, che segna lo stile, vive attraverso la linearità di contrasti cromatici e sartoriali. La palette dei colori infatti, appare anch’essa misurata: nero, blue navy, azzurro, rosso, sabbia, bianco. Le sfumature rispettano i codici stilistici dei dettami classici, l’imprescindibile stagionalità e la catalizzante ispirazione dai contorni artistici, e gradevolmente marinareschi. Ove ogni elemento, portatore di significato, alla fine è inserito per chiudere l’immagine complessiva con garbata ironia. 

Dalla Palazzina Azzurra all’Egeo i pesci protagonisti dello show

Dalla Palazzina Azzurra, alla fine sono i pesci, i veri protagonisti dello show. Rivivono nella mente, e poi nei disegni, rigorosamente handmade, del creativo: dalle cappe in seta, agli orli delle gonne in lino, da simpatiche clip per capelli, a preziosi ricami in cristallo su cinture. 

Da soli o in un’allegra serie di file indiane, gli animaletti acquatici si liberano dalla staticità del mosaico, saltano fuori dalle acque dell’Egeo e compiono il loro viaggio fashion, completando come ciliegina sulla torta, una personalità briosa che però, sa ben destreggiarsi nella ricerca del giusto equilibrio, tra audacia ed eleganza. La donna Camaiani è moderna, ironica, capace di riprodurre le graziose fattezze dei pesci, anche nel fantasioso make-up dei suoi occhi.

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