Un’intera regione in capo al mondo

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Non c’è due senza tre, come spesso capita nella vita e nello sport. Il detto cade giusto a pennello dopo il trionfo di ieri dell’Itas Diatec Trentino al mondiale per club di volley a Doha. È spesso noioso citare statistiche e andamenti tattici di match e manifestazioni, eppure ci sono dei primati che vanno decantati con fierezza ed onore. Quello di ieri è stato il terzo trionfo consecutivo della squadra dell’Alto Adige, record assoluto per numero di vittorie nella competizione.

Ci fermassimo a tanto sarebbe un risultato si eccezionale ma non strabiliante, visto lo strapotere europeo della compagine di coach Stojçev da ormai tre anni a questa parte. Quello di ieri è il settimo trionfo su sette edizioni di una società italiana; un dominio incontrastato dei nostri colori che ha visto Trento raggiungere e scavalcare Milano,Parma e Ravenna, gloriose realtà del volley tricolore degli anni novanta. È stato tutto fin troppo facile per la compagnia di Birarelli eppure le conferme non sono mai scontate. La solita grande pressione da superare, la stanchezza del lungo viaggio fino al Qatar, le fatiche di un europeo appena affrontato da molti protagonisti e di un campionato che non permette riposo. Trento non ha risentito di nulla: percorso netto quello dei biancorossi che hanno piegato nell’ordine Al-Ahly, Al-Arabi, San Paolo, Zenit Kazan e Jastrzebski. Il girone era semplice con africani e qatarioti a fare da cuscinetto verso due vittorie sicure che volevano dire semifinale. I trentini hanno superato anche i brasiliani, trovandosi di fronte nello scontro diretto valevole per la semifinale i temibili russi. Un tre a uno senza storia anche qui e la finale meritata in tasca. Di fronte al traguardo ci si trova spiazzati a volte e un inciampo pericoloso è stato il primo set perso, combattutamente, contro i polacchi di coach Bernardi. Tuttavia, dimostrando il loro valore, i campioni d’Europa non si sono scomposti e hanno portato agevolmente a casa i restanti tre set, chiudendo la pratica nella gioia dei tanti tifosi giunti fin dalla patria delle mele. Un plauso particolare lo meritano proprio loro: i tifosi. Il pezzo doveva chiudersi così. Un nutrito gruppo di appassionati veri che ha spinto la propria fede in modo caloroso ed onesto. Lo spirito di questa gente ha senza dubbio reso fieri i giocatori in questi anni, ma ieri più che mai. Quegli stessi tifosi che al PalaOnda di Bolzano li avevano scortati al terzo trionfo in Champions solo qualche mese fa. Il tutto a voler far capire che l’Itas non è la squadra di Trento perché si gioca lì; è l’orgoglio di una regione intera che non fa distinzione di province o palazzetti. Complimenti all’Itas dunque, complimenti al Trentino e complimenti alla gente; squadra, regione e passione italiana che ci rende fieri di dire ancora una volta di essere la nazione più forte del mondo.

 Daniele Conti

foto: sportlive.it

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