Tra modernismo e Oriente: le nuove creazioni di Maiorano

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“La pandemia ci ha messo faccia a faccia con la dura realtà dei fatti: rinchiusi in casa non potevamo far altro che dialogare con noi stessi”. Per il giovane designer romano, il frutto di questo viaggio introspettivo ha un’anima estinta; e non c’è accezione negativa nel termine scelto, piuttosto una serie di possibilità che durante i mesi di solitudine, lo conducono verso l’idea di un prodotto nuovo, resettato, più personale. “Un prodotto forte – aggiunge -, che se paragonato alle precedenti collezioni e ad altri sulla scena del mercato, oggi si concede l’ambizione di apparire ancora più forte”. 

Dopo la vittoria per la categoria accessori del Pitti Tutoring & Consulting Prize – assegnata durante l’edizione Who Is On Next?19 -, e l’arresto improvviso dovuto al coronavirus, la nuova linea di Matteo Maiorano, progetto eponimo nato nel 2018, ha un’impronta intima e graffiante. Dietro un concetto di unicità, il carico dello stile scultoreo di matrice modernista si fa sentire, questa volta, mostrando una faccia orientaleggiante definita da antichi simbolismi e audaci contaminazioni pittoriche. “Sono sempre stato affascinato dall’Oriente, sia per il minimalismo stilistico, sia per l’essenzialità dell’oggetto, poi venendo da una famiglia di pittori sono cresciuto in mezzo all’arte, e di tutte le correnti artistiche ho sempre amato l’astrattismo”. 

Maiorano: la linea Autunno/Inverno 21 

A scrutare ogni pezzo della linea Autunno/Inverno 21, pennellate forti a contrasto, impronte polverose e arzigogoli dorati che ricordano il sopraffino kintsugi, inscenano un simbolismo spartano che fa magicamente da apripista al modello più energico e misterioso della linea: le mules in rosso e nero con tacco basso, accese da una suggestiva riproduzione del logo del brand. “Si tratta delle due M del mio nome che pian piano ho cercato di asciugare in un simbolo, anche se con il rosso – spiega Maiorano -, tutto ricorda qualcosa di primitivo e richiama una sorta di ambientazione romana”.

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Da sandali open toe a décolleté dalla punta arrotondata passando per morbide e funzionali slippers, la visione scultorea e l’amore incondizionato per l’arte si prestano a un’interpretazione asciutta e plasticamente semplice, più estinta per l’appunto, quasi a dare spazio agli eccentrici grafismi, valvola di sfogo del giovane artigiano. Dal punto di vista cromatico predomina il nero e il bianco dei pellami specchiati e l’oro delle decorazioni pittoriche che, astratte e minimali, sussurrano sempre d’Oriente. Raccontando di contemporaneità e culture lontane, la linea si compone di modelli dipinti a mano; un’attenzione che rende ogni pezzo inevitabilmente diverso dall’altro. “Il materiale è italiano e di altissima qualità” fa sapere poi Maiorano che riguardo alla sostenibilità conferma di avere già le idee molto chiare, ma per adesso, dice, meglio prendersi del tempo e concentrarsi nella ricerca, perché ciò che manca è solo il modo di realizzarle come vorrebbe.  

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