Sport: dopo Euro 2020 rinviate anche le Olimpiadi di Tokyo

Si attendeva solo l’ufficialità per un rinvio inevitabile come già accaduto per Euro 2020 (anche in questo caso la priorità è la salvaguardia della salute non solo degli atleti ma anche di tutte le forze in campo necessarie per mettere in piedi un’organizzazione simile), così le Olimpiadi di Tokyo 2020 slittano di un anno dopo le numerose pressioni che hanno reso urgente e indispensabile lo slittamento. Già a febbraio il premier nipponico Shinzo Abe aveva ipotizzato il rinvio dei Giochi Olimpici (queste le sue parole prima del rinvio ufficiale: “È difficile poter pensare di organizzare l’evento in questo contesto, dobbiamo prendere una decisione che includa un possibile rinvio, dando la priorità alla salute degli atleti”) in seguito ad un peggioramento dell’emergenza legata al coronavirus, rinvio reso necessario poi dalla rinuncia di Canada e Australia (seguite poi da altre rinunce: Brasile, Olanda e Norvegia) tra le prime ad aver dato conferma ufficiale del mancato invio dei propri rappresentanti per i Giochi Olimpici 2020.

Il rinvio ufficiale delle Olimpiadi di Tokyo 2020

Ieri è finalmente giunta l’ufficialità del rinvio delle Olimpiadi (decisione accolta da tutti con grande soddisfazione) non solo per l’emergenza sanitaria ma anche per l’impossibilità degli atleti di allenarsi in modo consono mettendo a rischio anche la tenuta atletica. Dopo giorni di trattative e speranze dunque i Giochi Olimpici si disputeranno nel 2021 pur chiamandosi ancora Olimpiadi di Tokyo 2020, questa la decisione presai dopo l’atteso confronto telefonico dal presidente del CIO Bach in accordo con Shinzo Abe, premier giapponese, e il presidente del Comitato organizzatore.

Comunicato Ufficiale del CIO

La priorità in ogni settore è allo stato attuale il coronavirus e anche in questo caso la pandemia ha reso necessario il rinvio probabilmente entro l’estate 2021, rinvio che non ha precedenti nella storia recente, al momento comunque la fiamma olimpica resterà in Giappone come simbolo di luce e speranza.

Questo il comunicato ufficiale:  “La diffusione senza precedenti e imprevedibile dell’epidemia ha visto il deteriorarsi della situazione nel resto del mondo. Ieri, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che la pandemia di COVID-19 sta accelerando.

Attualmente ci sono oltre 375.000 casi registrati in tutto il mondo e in quasi tutti i paesi e il loro numero sta crescendo di ora in ora. Nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite oggi dall’OMS, il Presidente del CIO e il Primo Ministro del Giappone hanno concluso che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi olimpici e della comunità internazionale.

I leader hanno concordato sul fatto che i Giochi Olimpici di Tokyo potessero rappresentare un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e che la fiamma olimpica potesse diventare la luce alla fine del tunnel in cui il mondo si trova attualmente. Pertanto, è stato stabilito che la fiamma olimpica rimarrà in Giappone. È stato inoltre concordato che i Giochi manterranno il nome di Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020“.

Fonte foto: eurosport.com

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