Spatuzza: chiedo perdono alla famiglia di Giuseppe

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«Chiedo perdono alla famiglia di Giuseppe Di Matteo». Queste le parole di Gaspare Spatuzza pronunciate davanti alla Corte d’Assise presieduta da Alfredo Montaltoe riunitasi per condannare di sequestro e omicidio  lo stesso Spatuzza, insieme al boss Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro (ancora latitante), Giuliano, Luigi Giacalone e Salvatore Benigno, tutti esponenti della mafia. Il pentito racconta come si è svolto il rapimento avvenuto il 23 novembre 1993 ad altofante, organizzato da Graviano insieme a Cristoforo Cannella.  Il bambino è stato prelevato da alcuni mafiosi travestiti da poliziotti, che hanno rassicurato il bambino spiegandogli che lo avrebbero portato dal padre. Giuseppe è stato poi legato e lasciato in un cassone di un Fiorino. Spatuzza non risparmia i dettagli come il fatto di essere tornati indietro per “umanità”,perché il bambino piangeva. Poi hanno consegnato il piccolo Giuseppe a coloro che dovevano occuparsene, a Lascari. I carcerieri non erano pronti e volevano lasciarlo in un magazzino, nel Fiorino, ma loro si sono opposti anche se , alla fine, hanno ceduto. Il bambino è stato prigioniero per tre anni, poi è stato strangolato e sciolto nell’acido. La madre, Franca Castellese, ha risposto alla richiesta di perdono di Spatuzza dicendo che le è impossibile perdonare per l’oltraggio che suo figlio ha subito, anche dopo la morte.  

di Redazione

Foto:  http://www.altroquotidiano.it

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