Roma, bilancio del mandato Raggi al giro di boa

Sono passati due anni e mezzo da quando Virginia Raggi si è insediata sulla poltrona di Sindaco di Roma e, cercando di essere obiettivi, ci permettiamo di esprimere la nostra opinione al riguardo.

Commissario

In quell’estate si usciva da un semestre di gestione commissariata dove a governare la capitale fu chiamato il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.

Gianni Alemanno e Ignazio Marino

A quel tempo, almeno all’apparenza, la gestione capitolina sembrava abbastanza regolare; la “polvere”, lasciata dai precedenti sindaci Alemanno e Marino, ancora c’era ma evidentemente ben nascosta sotto il tappeto. Sembrava, quindi, tutto sotto controllo.

Mafia capitale

Poi, però, giunse l’inchiesta “Mafia capitale”, che portò all’arresto di Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e altri 37 soggetti, tra amministratori, funzionari e operatori privati. L’inchiesta aveva, di fatto, scoperchiato la pentola e tutti i guai ne fuoriuscirono. A fronte di quei fermi, i romani auspicarono che il male assoluto fosse stato estirpato e ci si avviasse verso il bene, verso l’onestà.

Movimento 5 Stelle

I 5stelle, fino ad allora all’opposizione, ad ogni colpo di tosse degli amministratori precedenti gridavano allo scandalo. Gli elettori, in gran parte, si lasciarono accarezzare dal vento grillino e sedurre dal fascino dell’ex consigliera romana che con la sua bella presenza imperversava quasi su ogni rete televisiva. Persuasi dal suo sorriso, gradevole e pulito, all’elezioni amministrative di giugno 2016 i romani, in gran parte (67,15%), votarono per lei. Purtroppo però, ad oggi, questo appare come un errore di estrema fiducia riposta nei suoi confronti.

Degrado capitale
La città eterna a trazione grillina è oggettivamente peggiorata. Senza fare l’elenco scritto delle insufficienze municipali e delle insofferenze dei cittadini romani, leggibili ovunque su media e social, ci limitiamo a pubblicare di seguito alcune immagini della città, tratte dal nostro archivio. In questo modo il lettore potrà rendersi conto personalmente dello stato attuale di degrado cittadino. Condizione questa, ascrivibile sicuramente alle vecchie gestioni amministrative e alla maleducazione di alcuni residenti ma in buona parte anche all’attuale Sindaco, che in tutti questi mesi non è stata capace di “far rinascere Roma” come da lei stessa promesso in campagna elettorale (conferenza stampa del 25 febbraio 2016) e come i suoi elettori, fidandosi delle sue parole, auspicavano.

 

Zona Gazometro

Stazione di La Storta

Giardini di Piazza Vittorio

Parco giochi in via Limone Piemonte

Tevere, altezza Ponte Marconi

Giardini di Castel Sant’Angelo

Fontana di Piazza Mazzini

Auditorium Pineta Sacchetti

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