Risorse idriche nell’UE: aumentare il riutilizzo delle acque

Dobbiamo muoverci verso un’economia circolare, anche nel modo in cui usiamo e riutilizziamo l’acqua“, ha dichiarato la relatrice Simona Bonafè (S&D, IT). “Potremmo potenzialmente riutilizzare 6,6 miliardi di metri cubi di acqua entro il 2025, rispetto agli attuali 1,1 miliardi di metri cubi all’anno. Ciò richiederebbe un investimento inferiore ai 700 milioni di euro e ci permetterebbe di riutilizzare più della metà dell’attuale volume di acqua proveniente dagli impianti di trattamento delle acque reflue dell’UE teoricamente disponibili per l’irrigazione, evitando più del 5% di estrazione diretta dai corpi idrici di rifiuti e dalle acque sotterranee”, ha aggiunto. 

Il progetto di legge è stato approvato con 588 voti favorevoli, 23 contrari e 66 astensioni. Spetta ora al Consiglio definire la propria posizione, dopo di che inizieranno i negoziati con i ministri dell’UE. Sarà facilitato il riutilizzo delle acque reflue urbane per l’irrigazione agricola, dopo idoneo trattamento negli impianti di bonifica.

La diminuzione delle riserve d’acqua destinate all’agricoltura ed alle esigenze urbane deriva, tra l’altro, dai cambiamenti climatici, dall’imprevedibilità meteorologica e dalla siccità. Quest’ultima negli ultimi trent’anni, secondo la Commissione europea, ha avuto un forte aumento e nel 2017 ha provocato perdite di 2 miliardi di euro nel solo settore agricolo italiano. 

Le risorse idriche dell’UE sarebbero così meglio tutelate,  diminuendone l’estrazione dalle acque sotterranee e dai corpi idrici per l’irrigazione agricola e l’uso industriale e urbano. Il riutilizzo delle acque riguarderà colture alimentari, trasformate e non alimentari. Eventuali altri riutilizzi saranno valutati entro cinque anni dalla Commissione.

Intervento del Primo Ministro italiano, Giuseppe Conte, a Strasburgo sul futuro dell’Europa

Il Parlamento europeo già da tempo ha recepito la volontà di cambiamento dell’Unione europea auspicata dalla maggioranza dei suoi cittadini . Questa percezione ha spinto l’Istituzione parlamentare europea ad assumere un ruolo più attivo e leader per il raggiungimento di una riforma dell’Unione più aderente alle aspettative del mondo di oggi. La sua visione per il futuro dell’Europa è stata definita con tre risoluzioni votate nella plenaria del 16 febbraio 2017: Consiglio dei Ministri come seconda camera legislativa; nomina di un Ministro delle Finanze dell’UE; potere della Commissione europea di dare vita ad una politica economica comune dell’Unione europea, basata su un bilancio dell’area euro. 

In tale quadro i leader europei sono stati invitati a discutere con i deputati europei sul futuro dell’Europa. Il diciassettesimo dei leader a intervenire è stato il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte, che ha affrontato il delicato tema nei giorni scorsi in plenaria a Strasburgo.

“Il popolo chiede con urgenza di essere ascoltato”, ha detto il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte davanti al Parlamento europeo. “Questa è un’occasione preziosa per invertire il processo di distacco fra governanti e governati, che se alimentato può portare all’implosione”.Solo “solidarietà e coesione fra gli stati membri”potrebbero far ripartire nella giusta direzione il progetto europeo sognato e avviato dai fondatori. Davanti all’Europa c’è adesso un “un tornante decisivo”.

Il Presidente Conte ha toccato tutti i grandi temi del momento. Politica Estera, Migrazione, Economia, Crescita. Un rilancio del processo di integrazione europea sarebbe aiutato da un seggio dell’Unione europea nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, da migliori relazioni con gli Stati Uniti d’America, con la Russia e con la Cina. Non ultima da considerare la difesa europea comune.

 Bisogna rendere stabile la gestione dei flussi migratori e dei ‘movimenti secondari’ con un approccio solidale fra le istituzioni europee. “La gestione della migrazione e il completamento della struttura della governance finanziaria sono due sfide emblematiche per ripristinare fiducia e solidarietà in Europa” ha aggiunto il Presidente Conte, che auspica un avvicinamento alla complessa realtà africana su base egualitaria . 

Sviluppo sostenibile, solidarietà sociale e bilanciamento di stabilità e crescita, portano al superamento dell’austerity. Più attenzione per l’occupazione e la crescita, più investimenti su istruzione, innovazione e giovani. Ma anche più poteri per il Parlamento europeo, fra i quali l’iniziativa legislativa e il potere di inchiesta. Questa la strada maestra, secondo Conte, per consentire all’Europa di recuperare la fiducia dei cittadini

Approvata la riforma del Meccanismo di protezione civile UE

“Siamo riusciti a lavorare velocemente, ha detto la relatrice Elisabetta Gardini (EPP, IT): per essere pronti prima della prossima estate ed evitare un’altra Grecia 2018 e Portogallo 2017. Erano necessari mezzi e strumenti efficaci per salvare vite umane. I principi di solidarietà e di tutela della sicurezza dei nostri cittadini hanno guidato il lavoro verso il successo”.

I deputati hanno approvato in via definitiva con 620 voti favorevoli, 22 contrari e 35 astensioni, la riforma del Meccanismo di protezione civile UE, dopo le gravi emergenze vissute a causa di inondazioni, incendi boschivi e tempeste nel 2017 e 2018. La legge entrerà in vigore dopo l’approvazione finale del Consiglio e sarà applicabile entro l’estate.

La norma  prevede anche un fondo di risorse “RescEU” che sarà in grado di fornire per ogni emergenza ospedali da campo, squadre mediche di emergenza, unità di pompaggio, aerei idonei per spegnere gli incendi nei boschi. RescEU sarà a disposizione di tutti gli Stati non in grado di fronteggiare le emergenze e assicurerà una maggiore condivisione dei mezzi .

Il precedente sistema di protezione civile europea era su base volontaria e si è rivelato insufficiente di fronte alle catastrofi che hanno colpito vari Stati contemporaneamente.

Studio radiofonico del Parlamento europeo intitolato ai due giornalisti uccisi a Strasburgo

lo studio radiofonico 1 del Parlamento europeo a Strasburgo è stato intitolato ai giornalisti radiofonici Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, che hanno perso la vita a Strasburgo nell’attentato terroristico dell’11 dicembre 2018.

Il Presidente Antonio Tajani ha scoperto latarga commemorativa con la presenza di parenti dei due giornalisti. “Antonio e Bartosz erano parte di noi”, ha detto Il Presidente Tajani,“ e il loro progetto, che è ripartito, trasformerà il loro ricordo in una presenza viva di questi due giovani giornalisti, non soltanto dentro il Parlamento, ma anche in quel mondo universitario che loro cercavano di informare su che cos’è l’Europa”. “Noi faremo tutto ciò che è nel nostro potere (…) per fare sempre vincere i nostri valori, i valori di Antonio e Bartosz”, ha concluso Tajani.

Dopo la cerimonia i colleghi di Megalizzi e Orent-Niedzielski hanno tenuto, con Tajani, la prima trasmissione radiofonica di Europhonica, la stazione radio per cui lavoravano i due giornalisti, dopo l’attentato.

Gli Eurodeputati adottano un Regolamento interno più trasparente

“Questa serie di revisioni del regolamento del Parlamento continua il processo graduale per rendere il Parlamento più efficace, efficiente e trasparente. È il risultato della prima esperienza sulla revisione generale delle norme adottata nel dicembre 2016”, ha dichiarato il relatore Richard Corbett (S&D, UK). 

Le modifiche riguardano il divieto di :  “comportamenti scorretti” (esposizione di striscioni nelle sedute plenarie ecc.);  “linguaggio offensivo” (linguaggio diffamatorio, incitamento all’odio e alla discriminazione ecc.); molestie psicologiche o sessuali.

Il nuovo regolamento è stato approvato con 496 voti favorevoli, 114 contrari e 33 astensioni: serviva la maggioranza assoluta.

I deputati dovranno pubblicare nel sito web del Parlamento l’utilizzo dell’indennità per le spese generali. Più trasparenza negli incontri con i rappresentanti di interessi, i lobbisti del “registro per la trasparenza”. In particolare le figure più rilevanti nel processo legislativo, i relatori e i presidenti di commissione, dovranno pubblicare online tutte le riunioni programmate con questi.

I deputati dovranno firmare un impegno scritto a rispettarlo, in assenza del quale non potranno, tra l’altro, essere eletti a una carica interna del Parlamento o essere nominati relatori.

Inoltre, cinquanta cittadini potranno presentare istanza al Parlamento europeo per chiedere all’autorità per i partiti politici di verificare se un partito rispetta i requisiti a loro imposti dai trattati. Infatti “i partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza politica europea e ad esprimere la volontà dei cittadini dell’Unione” (…..) Un’organizzazione deve soddisfare ‘condizioni specifiche’ per potersi qualificare come partito politico europeo.

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