Passione couponing

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Da due anni spopola tra i giovani e non solo. Ogni internet surfer è iscritto ad almeno due siti, se non più. Chiunque sia a caccia di divertimento, relax, tecnologia, viaggi a prezzi super scontati ne fa largo uso. Di cosa si tratta? Il fenomeno del momento si chiama couponing.

Pioniere è stato Andrew Mason, il giovane statunitense che nel 2008, all’età di 28 anni, ha fondato Groupon. Il principio è quello dei gruppi d’acquisto: se riesco a fare in modo che molte persone vengano a cena nel mio ristorante oppure trascorrano un week end nel mio centro benessere, posso raggiungere una massa critica tale da offrire il servizio ad un prezzo molto ridotto -dal 40 al 90%-. Nuovi clienti mi conosceranno e, se si saranno trovati bene, torneranno da me in futuro. L’intuizione di Mason è stata un’idea tanto semplice quanto geniale. Ai commercianti si propone un modo per pubblicizzare la propria attività a costi irrisori. Al tempo stesso si generano negli utenti dei bisogni anche laddove non ce ne sono realmente. Quale donna rinuncerebbe a ben cinque sedute dal parrucchiere con shampoo, maschera nutriente e piega effetto gloss, al prezzo di 29 € anziché i 182 € di listino? E’ sufficiente acquistare online il coupon sul sito, stamparlo e utilizzarlo entro la data di scadenza, che varia dai 3 ai 9 mesi a seconda del deal.

In tempi di crisi i siti di couponing stanno fiorendo a decine e trovano un terreno più che fertile. Anche perché gli acquisti si possono effettuare in qualsiasi momento, anche dallo smartphone, e diventano un momento ricreativo che unisce l’esperienza dello shopping online alla soddisfazione del risparmio. Ce n’è per tutti i gusti: Groupon, LetsBonus, Groupalia, Kgbdeals, Poinx, Glamoo sono solo i più conosciuti.

Il rischio? Sull’onda dell’entusiasmo ci si può ritrovare in poche settimane con decine di coupon acquistati. A quel punto si inizia a telefonare in modo frenetico cercando di prenotare tavoli al ristorante cubano, massaggi thai, week end enogastronomici, per utilizzarli tutti entro la data di scadenza. Se però ci rendiamo conto di essere stati travolti da shopping compulsivo peggio che durante i saldi di fine stagione non c’è problema. Quasi tutti questi siti offrono l’opzione usato o rimborsato. Si può chiedere il riaccredito del valore del buono semplicemente scrivendo un’email al customer care. Inutile dirlo, anche questo è uno dei punti di forza dell’idea, che ci farà cadere ancora più in tentazione la volta successiva!

di Eleonora Alice Fornara

Foto: messymountainmama.blogspot.com

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