Partita sospesa Italia Serbia, Maroni risponde alle critiche

Oggi sulla sulla Gazzetta, l’intervista integrale al ministro Maroni, circa gli avvenimenti che hanno condotto alla sospensione della partita Italia – Serbia. Il ministro dell’interno, risponde così alle polemiche circa la mancanza di prevenzione degli episodi di violenza: “Si parla di quello che è successo, parliamo anche di quello che non è successo: non ci sono stati feriti gravi, non ci sono stati morti”. “Il fax delle autorità serbe era arrivato negli uffici della Polizia Italiana, ma era una comunicazione burocratica di routine e non conteneva alcun allarme sull’arrivo di ultrà violenti. Si parlava semplicemente del numero dei tifosi che sarebbero arrivati, circa 200”. Prosegue poi nel lodare l’opera svolta dalle forze dell’ordine: “Lo voglio dire chiaro, il lavoro della Polizia Italiana prima, sottolineo prima, durante e dopo la partita, ha evitato una strage, un Heysel 2, tanto per intenderci”. Poi facendo riferimento all’Uefa, dice che sarebbe opportuno un esame di coscienza: “Se fosse stato vigente il sistema italiano, daspo più tessera del tifoso, non ci sarebbero stati i fatti di Genova. Scriverò una lettera a Platini, in cui chiederò all’Uefa di adottare il sistema italiano”. E in risposta al collega serbo che ha dichiarato che a Belgrado simili disordini non avrebbero avuto luogo, Maroni ribatte dicendo che si tratta di “una critica ingenerosa” e rammenta i recenti incidenti nella capitale serba in occasione del Gay Pride: “Francamente, risponde,  mi sembra che proprio loro non possano dare lezioni. E i serbi avrebbero potuto fare una cosa semplicissima con gli ultrà: vietare loro di uscire dalla Serbia”. Infine mentre lo stesso fa presente che non c’è stata complicità fra ultrà serbi e gruppi italiani, anzi quest’ultimi, tifosi della Samp e del Genoa, hanno collaborato con le forze dell’ordine, il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, attacca invece il ministro: “La città chiede che venga fatta luce sulle responsabilità politiche del ministro Maroni e il Comune si costituirà parte lesa per i fatti avvenuti e farà tutti i passi necessari in sede giudiziaria”.

di Redazione

Foto: www.lachiacchiera.it

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