Municipio XIII: Il gruppo Sel lancia una petizione per promuovere la cultura

carpegnaRoma. Il Gruppo Sel del Municipio XIII firma un’iniziativa assai interessante, che ha come obiettivo il quello di sensibilizzare e indirizzare cittadini “distratti”, verso uno dei più importanti valori che l’uomo ha a sua disposizione, ovvero la cultura, arma indispensabile per attuare ogni rivoluzione sociale e civile.  

Il progetto ha di per sé un nome interessante ” Vogliamo anche le rose! Rilanciamo la cultura e la gestione pubblica e partecipata degli spazi culturali” ed è stato partorito dal Gruppo Sel del Municipio XIII, che ha altresì lanciato una petizione. 

Come si legge nel programma, gli attivisti sembrano assai determinati e declamano a gran voce “La cultura è qualcosa di vivo che appartiene a tutte e tutti e che da noi tutte e tutti – viene condivisa, elaborata, trasformata. La cultura è qualcosa cui è impossibile rinunciare. Ed investire su qualcosa di irrinunciabile significa investire sulla sopravvivenza di una comunità. Le istituzioni pubbliche hanno il dovere e la responsabilità di promuovere e favorire la creazione di reti stabili per la tutela e l’appropriazione degli spazi culturali e il coinvolgimento della cittadinanza nel loro utilizzo. Per questo chiediamo di perseguire, nel nostro municipio, questi obiettivi. 

A dire il vero, i progetti culturali arenati nel corso della precedente legislatura, sono stati ripresi alla grande, ma c’è ancora parecchio da fare. Come spiegano gli attivisti, bisogna lavorare passando “dal cinema Gregory che deve essere salvato dalla speculazione edilizia all’Auditorium, che sta per essere completato, e deve diventare uno spazio pubblico da destinare alla produzione, l’incontro e la sperimentazione culturale, così come la ex-Campari, a Montespaccato che deve essere fruibile al quartiere e non più ostaggio di realtà esclusive.”  “Immaginiamo questi luoghi come spazi da gestire in forma condivisa e partecipata dai cittadini e dalle associazioni del nostro municipio” insistono i membri del gruppo Sel “Implementando metodi e forme innovative di coinvolgimento dei singoli e delle organizzazioni, anche nel momento delle decisioni sulle destinazioni e sugli usi di questi beni, sull’esempio dei laboratori di quartiere.” 

Una delle iniziative più lodevoli è quella di creare un albo degli artisti, che da un lato valorizzi le preziose risorse all’interno del territorio, dall’altro alimenti la partecipazione e lo scambio culturale all’interno del municipio stesso. Assai interessante appare inoltre la realizzazione di un portale di informazioni per promuovere le realtà culturali del territorio ” Così che spazi culturali come quello di Villa Carpegna, che ospita la quadriennale, vengano valorizzati e non rischino più di restare avulsi dal tessuto culturale del municipio, come accade ora.” 

Se il progetto è stato pensato a puntino, resta un’ultima considerazione logistica: come saranno reperiti i locali e dove saranno organizzati gli eventi?  

Anche in questo caso gli attivisti hanno la risposta pronta. E’ necessaria una” Mappatura degli edifici pubblici e non da destinare a spazi culturali. Un censimento sugli immobili di proprietà di Roma Capitale, che, nel nostro Municipio possono ospitare eventi ed associazioni di promozione culturale e sociale, che possa portare anche ad un percorso di progettazione partecipata finalizzato alla condivisione di proposte capaci di andare incontro alle esigenze di salvaguardia e utilizzo di spazi di aggregazione sociale e culturale con i cittadini e le associazioni presenti sul territorio.”

Resta soltanto un’ultima considerazione sulla questione meramente economica, “condicio sine no qua” per attuare il progetto e i buoni propositi dei militanti. Roma, specchio di un’Italia in piena recessione, non ha soldi e le casse già di per sé magre, sono state praticamente prosciugate, tra le altre cose, a seguito dell’alluvione dell’inverno appena trascorso. “Siamo consapevoli dei problemi che deve affrontare una città come Roma”, ribattono da Sel “problemi resi più complessi da una situazione economica disastrosa ereditata dalla passata gestione di centrodestra, ma questo non può evitare che un’amministrazione di centrosinistra pensi anche a quella parte di vita della collettività che permette di sviluppare, migliorare la persona umana, come sancisce e progetta la nostra costituzione. Siamo certi che molti problemi della nostra città possono essere superati promuovendo forme di partecipazione. Questo appello è un primo passo per costruire insieme questo percorso.  Clicca qui per firmare la petizione.

di Simona Mazza

Nella foto, Villa Carpegna: romeartlover.it  

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