L’impatto sociale dell’invecchiamento

mother and daughterIl popolo degli Stati più industrializzati sta lentamente invecchiando, e soprattutto quello italiano.

Secondo uno studio dell’ISTAT sul  futuro demografico del Paese, gli ultra 65enni, oggi pari al 20,3% del totale, aumenteranno fino al 2043, anno in cui saranno più del 32%. Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si consolida intorno al valore del 32-33%, con un massimo del 33,2% nel 2056.

Questo influenza la nostra società che ha lo scopo di garantire un’elevata qualità della vita anche in età avanzata. E da un punto di vista del quotidiano, sempre maggiori sono le aziende attente ad offrire prodotti e servizi per un mercato che aumenterà con assoluta certezza e a cui si deve garantire un adeguato livello di vivibilità, mobilità e sicurezza. Ne sono un esempio le soluzioni abitative offerte da Encasa Experts, o  gli scooter elettrici della Comfort Line atti a garantire mobilità fuori casa.

Ma non solo, una società over 65 ha tendenze e gusti diversi rispetto ad una giovanile e ciò condiziona pesantemente il mercato del consumo. Il dinamismo di un giovane tende a serate in discoteche e a luoghi molto movimentati, a differenza della sapienza e del tradizionalismo degli over 65 che tendono al ballo classico o ad una tranquilla serata al ristorante.

In linea con l’aumento di cittadini afferenti alla terza età si rileva anche una transizione dalle malattie infettiveelderly couple using laptop having fun and laughing a quelle croniche, che richiede anche un adeguamento sanitario che deve essere in grado di sostenere maggiormente queste ultime rispetto alle prime. A queste si unisce l’incremento di disabili e la necessità di creare strutture adeguate ed in grado di permettere un comfort elevato ad un numero sempre più crescente di anziani. Questo, pertanto, richiede che le strutture commerciali siano forniti di montacarichi, che il numero di parcheggi per disabili aumenti e che anche gli assistenti socio sanitari siano in grado di accudire e assistere al meglio un numero sempre maggiore di malattie dovute all’età che avanza.

Ci troviamo, pertanto, di fronte ad una popolazione che con la sua longevità testimonia il trionfo della tecnologia e della qualità della vita ma che allo stesso tempo può diventare una minaccia proprio per gli stessi elementi che fino ad oggi hanno contribuito ad innalzare l’età media della popolazione. In questo contesto le strutture dedicate agli anziani, i circoli di ritrovo e le case per anziani vivono un periodo florido, che tende anno dopo anno a crescere a tal punto che le strutture disponibili iniziano a scarseggiare.

Senior adults having morning tea together Nel contesto attuale il welfare e il sistema pensionistico è continuamente messo a dura prova e, se chi è entrato nella terza età di recente riesce a godersi gli ultimi anni della propria vita serenamente, la prospettiva dei futuri over 65 non è cosi florida, anzi risulta incerta e alquanto cupa. Questo inevitabilmente comporterà nei prossimi dieci, venti anni ad un nuovo condizionamento sociale e a un’inevitabile deflazione del mercato che propone prodotti ai più anziani, che non possono usufruire di livelli di tenore modesti o paragonabili a quelli attuali. Le problematica in termini di spesa per il cittadino ed oneri per lo Stato che questo comporta, potrebbe portare al cosiddetto longevity risk, evidenziato anche dal Fondo Monetario Internazionale (risorsa disponibile qui in inglese). Si intuisce facilmente come l’impatto sociale è tutt’altro che trascurabile e richiede una progressiva ridefinizioni delle distribuzione delle risorse.

L’Italia è un popolo che invecchia e tale condizione sta profondamente trasformando i consumi e la distribuzione delle risorse statali, modifiche che saranno sempre più evidenti nel corso dei prossimi anni.

di Enzo Di Stasio

 

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