Dopo la decisione italiana di intervenire militarmente su alcuni obiettivi militari in Libia, decisione presa dal governo italiano dopo che tutti gli alleati nella Nato e gli Usa direttamente avevano chiesto maggiore collaborazione militare, anche dalla vicina Francia arriva il plauso a questa presa di posizione. La nuova strategia è stata avallata ieri anche dal Capo dello Stato Napolitano perché è “lo sviluppo naturale degli impegni già assunti a marzo”. Di fronte a tante insistenze, il nostro Paese non poteva sottrarsi, perché è chiara l’esigenza di un intervento italiano a supporto delle altre nazioni e in difesa del popolo libico; ma la decisione non è stata facile, ha confessato il premier, anche se si tratta di operazioni mirate ad obiettivi militari senza toccare i civili in alcun modo. La vicina Francia si è dichiarata entusiasta per questa decisione che era inevitabile data la gravità della situazione. L’intervento del nostro Paese sembra, quindi, fondamentale, soprattutto se si tiene conto che migliaia di civili a Bengasi avrebbero perso la vita senza un intervento armato, perché Gheddafi aveva minacciato di intervenire punendo con la morte i ribelli. Si è discusso soprattutto di questo ieri all’incontro tra Italia e Francia; un colloquio molto positivo (così lo ha definito il premier) in cui si è affrontato anche il problema immigrati. I due leader a conclusione dell’incontro hanno optato per l’invio di una lettera al presidente Barroso e a Van Rompoy, in cui si chiede più collaborazione tra tutti i Paesi dell’Ue per far fronte a questa emergenza.
di Redazione
Foto: newscitta.com
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