Le nuove sigarette australiane

Ecco a voi i nuovi pacchetti di sigarette che dal primo dicembre siete costretti ad acquistare in Australia.

Non è la prima volta che si adottano immagini shock sui pacchetti di sigarette per disincentivarne l’acquisto, tuttavia le misure adottate dall’Australia vanno oltre: i pacchetti dovranno avere tutti lo stesso colore olivastro e la marca dovrà essere scritta con lo stesso carattere tipografico, le immagini delle malattie legate al tabagismo dovranno inoltre occupare il 75% della parte frontale del pacchetto e il 90% di quella posteriore.

Il numero di fumatori australiani è già molto basso aggirandosi attorno al 15% della popolazione, il governo mira tuttavi a ridurre i fumatori al 10% entro il 2018. “Se possiamo impedire ai giovani di cominciare, è qualcosa che li aiuterà per tutta la vita” ha dichiarato il ministro della sanità Tanya Plibersek.

Contro le nuove norme si sono ovviamente scagliati i colossi del tabacco, in particolare la British American Tobacco mette in guardia contro la conseguente espansione del mercato nero poiché i pacchetti anonimi potrebbero facilitare la contraffazione.

In Europa sembra essere in corso, da parte della DG SANCO (Direzione Generale Salute e Consumatori), una revisione simile a quella australiana della Direttiva che regolamenta la produzione, presentazione e vendita dei  prodotti del tabacco.

Secondo indiscrezioni rese note dai quotidiano tedeschi infatti anche in Europa si mirerebbe ad introdurre immagini shock sui pacchetti che occupino il 75% della superficie sia sul fronte che sul retro, si vorrebbe inoltre standardizzare la forma e dimensione dei pacchetti eliminando i formati più piccoli, infine sivieterà l’esposizione dei prodotti.

Secondo uno studio condotto dalla Rand Corporation su incarico della stessa Commissione europea tuttavia l’efficacia di tali misure sarebbe minima riducendo il numero di fumatori solo dello 0,6%. Sembrano invece evidenti i danni che tale normativa provocherebbe all’intera filiera europea incrementando il traffico di prodotti illeciti, e quindi non sottoposti a controllo, e rendendo non utilizzabile la maggior parte del tabacco coltivato in Europa a causa del divieto di alcuni ingredienti.

Sembrerebbero essere molto più efficienti le misure di graduale aumento della tassazione adottate fino ad oggi, e di educazione nelle scuole. Ottimi risultati ha inoltre riscosso in Svezia l’utilizzo dello Snus, tabacco ad uso orale, che ha ridotto notevolmente i danni del tabagismo non avendo conseguenze sull’apparato respiratorio,  ma che resta vietato nel resto d’Europa.

di Redazione

foto: attualita.tuttogratis.it

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