Le misure dell’UE per affrontare la disoccupazione giovanile

Disoccupazione-giovanile-al-top_-Ecco-la-generazione-dei-senza-lavoro_h_partbQual è la situazione attuale?

5,6 milioni di giovani nell’area UE sono senza lavoro, più di un giovane su cinque non riesce a trovare un’occupazione e il tasso di disoccupazione è del 23,5% (24,1% nella zona euro).

Il divario tra i paesi con il tasso di disoccupazione giovanile più alto e quelli con il più tasso più basso rimane estremamente elevato. Attualmente lo Stato membro con il minor  tasso di disoccupazione giovanile è la Germania (7,7 % a settembre 2013), mentre quello con il tasso più elevato si riscontra in Grecia (57,3% nel luglio 2013). Dopo la Grecia seguono la Spagna con il 56,5%, la Croazia con il 52,8 %, Cipro con il 43,9%, l’Italia con 40,4% e il Portogallo ( 36,9% ) .

La situazione è chiaramente inaccettabile e la Commissione europea sta lavorando con gli Stati membri per affrontare e combattere la mancanza di lavoro per i giovani.

Cosa sta facendo l’Unione europea?

La “Garanzia per i giovani” è un’iniziativa recente, volta a garantire che i giovani fino all’età di 25 anni ricevano un’offerta di lavoro qualitativamente valida, un apprendistato o un tirocinio entro quattro mesi dalla fine della scuola o dalla disoccupazione. La garanzia per i giovani è fra le riforme strutturali più urgenti che gli Stati membri devono introdurre per affrontare la disoccupazione giovanile. Per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro gli Stati membri potranno utilizzare il Fondo sociale europeo e altri fondi strutturali e dovranno stabilire forti collaborazioni con scuole e università, enti di formazione, servizi per l’impiego, parti sociali, servizi di sostegno per i giovani e organizzazioni giovanili. La Commissione ritiene inoltre necessario sostenere i servizi pubblici per l’impiego al fine di massimizzarne l’efficacia.

Austria e Finlandia insegnano che investire sui giovani paga. La garanzia per i giovani finlandesi ha portato a una rapida riduzione della disoccupazione giovanile:  l’83,5% dei giovani ha trovato un lavoro, un tirocinio o un apprendistato entro tre mesi dalla registrazione.

Una raccomandazione sull’istituzione di una garanzia per i giovani è stata formalmente adottata dal Consiglio dell’Unione europea il 22 aprile 2013 in conformità a una proposta presentata dalla Commissione nel dicembre 2012 ed è stata approvata dal Consiglio europeo di giugno 2013.

Anche per quanto riguarda i sistemi d’istruzione e formazioneprofessionale sono raccomandate riforme strutturali:  gli Stati membri devono garantire che i giovani acquisiscano le competenze che i datori di lavoro cercano.

L’Organizzazione internazionale del lavoro ha stimato che il costo della creazione di garanzie per la gioventù nella zona euro sarà di € 21 miliardi l’anno. Ma i costi del “non agire” sono molto più alti. Secondo la Commissione europea investire sui giovani è fondamentale per preservare la crescita futura dell’Unione europea e gli Stati membri devono dare priorità alle misure per l’occupazione giovanile.

L’iniziativa per la disoccupazione giovanile a sostegno della “Garanzia per i giovani” approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo, si concentrerà sulle regioni colpite da tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25%, le regioni dove le sfide da affrontare sono più ardue.

Il fondo costituito ad hoc per favorire l’occupazione giovanile sarà di 3 miliardi di euro, oltre ai 3 miliardi di euro stanziati dal Fondo sociale europeo.

Gli Stati membri che beneficiano dell’iniziativa per l’occupazione giovanile sono tenuti a elaborare piani di attuazione di garanzia per i giovani entro la fine di dicembre 2013.

E’ importante sfruttare maggiormente il potenziale della mobilità del lavoro, infatti, solo il 3,1% dei giovani lavora in un altro Stato membro.La Commissione si sta impegnando per facilitare la mobilità del lavoro, in particolare rendendo i giovani consapevoli delle opportunità di lavoro in altri paesi dell’UE. La rete EURES, con oltre 1,4 milioni di offerte di lavoro e quasi 31 000 datori di lavoro, è il portale europeo della mobilità professionale. La Commissione sta lavorando per rafforzare i servizi EURES entro la fine del 2013.

Il Fondo sociale europeo, attualmente pari ad oltre 10 miliardi di euro all’anno, fornisce un sostegno mirato per l’occupazione giovanile. Dal 2007 al 2012, 20 milioni di giovani sotto i 25 anni hanno beneficiato del Fondo attraverso la formazione o il tutoraggio. Molti paesi utilizzano gli investimenti del FSE per aggiornare il proprio livello di istruzione e rafforzare la formazione professionale. La transnazionalità e la mobilità degli studenti e dei ricercatori sono fra i principi operativi del FSE. La Commissione ha proposto che il FSE rappresenti almeno il 25% della politica di coesione per il periodo 2014-2020. (noodls)

fonte: ec.europa.eu/italia

foto: panorama.it

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