L’attività degli assistenti specialistici nelle scuole in un libro presentato nel VII Municipio di Roma

disabili

L’attività degli assistenti specialistici. Pochi sanno che esiste una figura professionale specializzata che svolge un ruolo essenziale per l’inclusione degli alunni con disabilità nei contesti scolastici. Si tratta della figura dell’assistente specialistico, ancora scarsamente riconosciuta e definita sul piano formale. La ricercatrice Silvia Zanazzi ha raccolto numerose loro esperienze in un volume recentemente pubblicato. Il volume è stato presentato il 13 maggio nella Sala Rossa del VII Municipio-Cinecittà. Il titolo: “Prendere consapevolezza. Esperienze di assistenti specialistici nella scuola secondaria di secondo grado”.

Le esperienze raccolte nel volume dalla dottoressa Zanazzi sono quelle degli assistenti specialistici della cooperativa Itinera. Si tratta di una cooperativa nata nel 2004 a seguito del Bando indetto dal Comune di Roma in esecuzione della Legge “Bersani” sulla piccola imprenditoria. Attualmente è composta di sedici soci e si avvale della collaborazione di ben 93 operatori specialistici. Oltre a 35 psicologi con funzione di supervisione e coordinamento. Sono costoro i protagonisti del libro.

L’attività della cooperativa Itinera e la rete ‘I musicanti di Brema’

Itinera ha inoltre creato la rete di scuole “I Musicanti di Brema”, con capofila il Liceo Artistico Enzo Rossi del quartiere periferico di Tiburtino III. La scelta di una scuola di periferia come capofila non è stata fatta a caso. È infatti nelle periferie che alla disabilità degli allievi interessati si aggiunge il disagio sociale. Per questo l’attività dell’assistente specialistico è indispensabile nelle periferie romane.

Anche il nome della rete “I musicanti di Brema” non è stato scelto a caso. Deriva dalla famosa fiaba dei fratelli Grimm. Quella dove un asino, un cane, un gatto e un gallo, stanchi di essere sottomessi, decidono di vivere liberi. Collaborando tra loro, diverranno una banda musicale, apprezzata in lungo e in largo. Sono 800 i soggetti su cui esercita l’attività Itinera e la sua Rete, in ben 32 scuole superiori di Roma e di Rieti.

Ma torniamo al libro. È stato introdotto dalla dottoressa Adriana Rosasco, Assessore alle Politiche Sociali e per l’integrazione socio-sanitaria del Municipio di Cinecittà. Una testimonianza importante è stata fornita dal dottor Nicola Cavallone, presidente della cooperativa Itinera. È intervenuto anche il prof. Danilo Vicca, preside del liceo Enzo Rossi, capofila della rete dei “Musicanti”. Importante è stato il contributo fornito dalla dottoressa Stefania Stellino, di Fish Lazio, madre di una ragazza disabile, anch’ella intervenuta. Efficace la “moderazione” svolta dalla professoressa Stefania Ciasco de “I musicanti di Brema”.

Le tematiche del libro ‘Prendere consapevolezza’ illustrate dall’autrice

La parte del leone, nella presentazione del libro, però, l’ha fatta l’autrice stessa. Ha svolto infatti un intervento ben nutrito ma al tempo stesso molto interessante e coinvolgente. Ha letto molti brani concernenti l’attività stessa degli assistenti, con tutte le difficoltà da essi sostenute. Ma anche con i piccoli e grandi successi, tutti importanti e indispensabili per il recupero e il reinserimento dei ragazzi.

Le testimonianze degli operatori sono state raccolte nell’arco di tre anni, con metodologie e strumenti differenti. L’autrice ha privilegiato la forma narrativa e, pertanto, maggiormente coinvolgente. Da tali racconti emerge come l’assistente specialistico sia il punto di convergenza di una molteplicità di fattori. Il fine è quello di trasformarli in strumenti d’impatto sull’efficacia dell’inclusione.

L’autrice rifiuta assolutamente di considerare l’assistente specialistico come l’unico o il principale responsabile dell’inclusione dei ragazzi svantaggiati. Ammette peraltro che la figura e le competenze specifiche siano ancora molto sfumate. Auspica e, anzi, si ritiene assolutamente convinta, che tali contorni, possano diventare strumenti di innovazione e di trasformazione.

L’attività di chi lavora nel settore pubblico non è parassitaria

Non era previsto l’intervento del direttore del Centro di Formazione professionale alberghiera di Ostia Castelfusano. Il relatore, invece, si è rivelato, un oratore particolarmente spumeggiante. Ha coinvolto anche due formatori dell’CFP che lo hanno accompagnato. In tal modo ha saputo descrivere l’attività dell’assistente e anche quella del formatore. Sdrammatizzando ma facendo comunque capire ai presenti le loro difficoltà.

Il redattore, chiaramente, si è procurato una copia del libro “Prendere consapevolezza”. Non per metterlo in mostra nella sua già fornita biblioteca. Lo ha fatto ritenendo che il libro rappresenti una testimonianza. Quella di decine e decine, forse centinaia ma probabilmente migliaia di operatori del settore pubblico. Stiamo parlando di coloro che si dedicano con passione ai problemi dei cittadini tentando di risolverli. Il libro smentisce senza discussione un trito e ritrito ritornello. Quello secondo cui l’incaricato di un pubblico servizio sia soltanto un parassita a spese della comunità.

Foto di falco da Pixabay

1 risposta

  1. Paola Maggi

    Sempre aggiornato nelle tematiche sociali e scolastiche il dott. Nicola Cavallone.

    Rispondi

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.