Italiani popolo di videogiocatori

Una recentissima ricerca di Euromedia Research commissionata da Multiplayer.it ha analizzato il cambiamento nei costumi degli italiani per quanto riguarda l’utilizzo dei videogiochi negli ultimi 20 anni, con non poche sorprese e curiosità.

Quello che salta subito all’occhio è quanto sia cresciuta la fetta di popolazione che, almeno una volta negli ultimi sei mesi, si è dedicata al gioco digitale.

Secondo lo studio, ben otto italiani su dieci hanno avuto accesso a un videogame negli ultimi tempi, dimostrandosi decisamente assidui con un utilizzo settimanale se non addirittura quotidiano per circa due terzi degli intervistati, donne comprese. Una differenza tra gentil sesso e uomini però c’è, e la ritroviamo nella piattaforma generalmente utilizzata. Dai dati si evince chiaramente che la maggior parte degli uomini preferisce giocare su una console fissa (Xbox, Playstation, Nintendo) mentre le donne prediligono il mondo “mobile”, ovvero il proprio smartphone.

Questa differenza di piattaforma genera poi un diverso accesso ai vari generi videoludici: su telefonino, infatti, le donne preferiscono passare il tempo su puzzle game (quelli in stile Tetris, come ad esempio Candy Crush), solitari e strategici, mentre mariti e fidanzati usano titoli sportivi nella maggior parte dei casi (il calcio, nello specifico).

La vera novità rispetto a qualche anno fa è il fatto che i dispositivi che predispongono ai videogiochi si sono moltiplicati in modo esponenziale. Se trenta anni fa qualcuno aveva in casa una console (e, nella migliore delle ipotesi, parliamo di un apparecchio per nucleo familiare), oggi siamo passati dall’avere una macchina per ogni casa a possedere ognuno il proprio dispositivo personale, ovvero il cellulare.

In aggiunta ovviamente alle classiche console che esistono e sono vive e vegete. Siamo passati dal videogioco = console, al concetto di videogioco ovunque e con chiunque.

Oggi non fa più distinzione passare del tempo su un Tablet, sul proprio computer di casa, sul cellulare o la console. Tant’è vero che Nintendo ha costruito sopra questo concetto il suo ultimo successo, per l’appunto “Switch”. Ovvero, puoi giocare sempre: sulla tua televisione, portandoti dietro il dispositivo, da solo o in compagnia.

Il mercato e la passione per i videogiochi stanno letteralmente esplodendo: questo vuol dire che oltre ai sempre esistiti appassionati si stanno affiancando a loro nuovi tipi di pubblico, che oggi risulta estremamente trasversale e colpisce in modo paritario uomini, donne e qualsiasi fascia d’età, dai 4/5 anni in su.

Il mercato dei dispositivi mobile è stato in questi ultimi anni saturato dalle vendite, spinto da prezzi sempre più bassi e dispositivi appetibili a chiunque. Oggi assistiamo a un fenomeno inverso: laddove cellulari e Tablet si sono stabilizzati nelle vendite annuali, oggi che ognuno possiede uno di questi dispositivi stanno salendo sempre di più le statistiche relative all’utilizzo di servizi correlati. Pensiamo per esempio al download di musica digitale, l’affitto di film in streaming, l’acquisto di spazi di archiviazione, e non ultimo (appunto), l’accesso ai videogiochi. 

La domanda che ci viene spontanea è: quali scenari si apriranno e con quali servizi, quando nel prossimo futuro proprio tutti giocheranno in modo assiduo?

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