L’Africa esce dal mondiale. L’ultima squadra del Continente nero, il Ghana, paga cara la lotteria dei rigori contro l’Uruguay e fallisce l’approdo alle semifinali. La Celeste torna invece a vedere i fasti del 1950 e si giocherà la finalissima contro l’Olanda al termine di una partita bellissima in cui il Ghana ha avuto il match-point all’ultimo secondo fallito da Gyan. Nel primo tempo a passare in vantaggio sono stati proprio gli africani grazie a una staffilata dell’interista Muntari che ha cancellato di colpo tutte le polemiche nate in queste giorni circa un suo presunto litigio con alcuni compagni. Il gol è arrivato a pochi secondi dal duplice fischio. Nella ripresa le emozioni non si sono fatte attendere. Il portiere del Ghana Kingson ha fatto gli straordinari su Suarez e Forlan mentre Muslera se l’è vista brutta su un rasoterra ravvicinato di Gyan. Poi è arrivato il capolavoro balistico del solito Forlan. L’attaccante dell’Atletico Madrid (autore di una doppietta nell’ultima finale di Europa League) ha calciato una punizione imparabile per il pur valido Kingson, tradito dall’effetto del famigerato Jabulani. L’emozione e la paura di uscire dal mondiale ha bloccato entrambe le squadre che finiscono così ai tempi supplementari. Nella mezz’ora suppletiva succede di tutto. Il Ghana ha la possibilità di passare in vantaggio al 115’ con Gyan e al 118’ con Boateng che mette i brividi all’Uruguay con un colpo di testa che finisce di pochissimo alto. Al 120’ accade l’incredibile: Suarez respinge sulla linea di porta con le mani e per il Ghana sembra fatta. Dal dischetto va Asamoha Gyan che manda incredibilmente sulla traversa. Dal penalty sbagliato dal ex-modenese a quelli di Mensah e Adyea che portano l’Uruguay in semifinale dopo 40 anni al termine di un finale drammatico. Da raccontare ai nipotini. Il Ghana fallisce il sorpasso al Senegal del 2002 e al Camerun del 90 che arrivarono ai quarti proprio come Muntari e compagni e torna a casa fra gli applausi e fra le lacrime.
Marco Visconti
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