Hillary Clinton, Ted Cruz o Donald Trump: chi vincerebbe? E Sanders?

sanders-caucus-alaska-washington-orig_mainSulla scia delle vittorie nelle primarie del Western Tuesday, tutti i candidati alla Casa Bianca sono ancora in gara. Hillary Clinton, Donald Trump continuano mantenere il loro vantaggio nei rispettivi partiti,  ma nulla è ancora  deciso.

Bernie Sanders segna altri tre punti nella sfida a Hillary Clinton per la nomination democratica alla Casa Bianca. Il senatore liberal si aggiudica i caucus nello Stato di Washington, in Alaska e alle Hawaii, un risultato che se non sposta gli equilibri, tuttora a favore dell’ex segretario di Stato, gli permette di dire che è “in cammino verso la vittoria” e lo conforta nell’intento di giocarsela fino alla convention. Sanders vince negli Stati con poche minoranze, cosa che invece aiuta molto la Clinton. Le prossime elezioni avverranno proprio in Stati dove il peso delle minoranze non è forte, e questo può aiutare Sanders che continua a vincere soprattutto quando gli elettori si presentano in massa.

Nel frattempo alcuni sondaggi cominciano a ipotizzare quali potranno essere i futuri risultati, se partendo dal presupposto che la Clinton sia la sicura vincente nel partito democratico, dovesse affrontare Ted Cruz o Donald Trump.  Lo scontro tra la Clinton-Cruz sembra quello che è dato più o meno alla pari. Secondo i dati mentre Clinton ha avuto un notevole vantaggio iniziale per la maggior parte del 2015, negli ultimi tempi sembra registrare  una flessione nei consensi, mentre Cruz , al contrario lento e costante, continua a crescere. La differenza tra i due è di soli tre punti in percentuale con la  Clinton al 46,7 per cento e 43,8 per cento a Cruz.

Nello scontro tra la Clinton e Trump, Hillary Clinton ha mantenuto il suo vantaggio. Una leggera flessione nelle prime tornate elettorali ma poi è risalita, mentre la popolarità di Trump sembra arrestarsi. Quindi, più o meno viene calcolato che Hillary Clinton, sia al 50 per cento e Trump è a 38,8. Resta il fatto che molti all’interno del partito repubblicano sono categoricamente contro di lui. Almeno un gruppo di conservatori influenti, afferma che se Trump dovesse diventare il candidato del GOP, si andrebbe ad una “brokered convention” ovvero una convention senza che un candidato abbia la maggioranza, e quindi si dovrebbe chiamare i delegati ad un voto su un singolo candidato.

Nel frattempo Kasich, che è molto indietro nel numero dei delegati, mostra un grande ottimismo sperando forse di essere scelto proprio lui come candidato, su cui verranno dirottati i volti

Giugno si avvicina e l’incertezza regna.

di Gianfranco Marullo

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