A seguito delle analisi genetiche, fatte eseguire sul tonno confezionato da Greenpeace presso il laboratorio spagnolo Azti Tecnalia, i risultati hanno evidenziato che una scatoletta su 3 dell’apprezzatissima conserva ittica, la più venduta in Italia e nel mondo, contiene in realtà varietà di tonno mischiate. L’esame condotto su 165 scatolette, provenienti da 12 Paesi europei e non, tra cui l`Italia, appartengono tutte a marche molto popolari sul mercato mondiale, come Nostromo, Carrefour, Mare Aperto Star e Riomare, che a quanto pare hanno compiuto un atto ritenuto illegale in Europa, perché specie differenti di tonno in una stessa confezione, non sono per legge ammissibili. Ecco perché Greenpeace, ha chiesto che l`industria del tonno in scatola, così come le grandi catene di distribuzione, garantiscano la piena trasparenza ai consumatori, e si impegnino a vendere esclusivamente tonno pescato nel rispetto della qualità , dell’ambiente e del giusto rientro economico.
di Redazione
Foto: http://www.uomoplanetario.org
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