Per decenni il pensiero degli archeologi americani relativo agli indiani dell’Amazzonia è stato quello di considerarli umili cacciatori che abitavano in villaggi dispersi e riuscivano con difficoltà a sopravvivere nel loro paesaggio aspro. Ora quest’idea sta crollando. In uno studio recente, che sarà pubblicato entro l’estate, gli scienziati parlano di un antico sistema di monumentali opere pubbliche in un corridoio del Rio delle Amazzoni nella parte orientale della Bolivia. I ricercatori grazie alle immagini satellitari sono riusciti a penetrare la fitta giungla e a scoprire tombe di terra di 25-30 metri d’altezza e reti di canali e argini tutti costruiti secoli fa. Il volume di immondizia che doveva essere spostato per costruire queste strutture suggerisce che l’area era densamente popolata e politicamente organizzata, dicono i ricercatori. E il modello pulito di tumuli, canali ed altre funzionalità sul paesaggio indicano che le infrastrutture sono state altamente pianificate e ben organizzate.
redazione
Fonte: www.aolnews.com
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