Genova la Superba

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Genova superba per la sua storia, per le architetture antiche delle sue strade e per quelle moderne che sperimentano il futuro. Ma anche per i suoi parchi, il suo patrimonio artistico e per la natura che conserva. Così come può considerarsi superba per i suoi artisti e per la loro musica prodotta e portata in giro per il mondo. La città è una porta, “Ianua”, tra la terra e il mare. Un crocevia di culture e popoli già dall’antichità, punto di incontro e di conoscenza. La ricchezza e la bellezza di Genova si esaltano nel suo nucleo antico. Stretti e caratteristici “carruggi” si insinuano tra alti edifici, lungo il tracciato della pianta medievale. Una città solo apparentemente disomogenea; ma in realtà ben definita dalle strade principali che si snodano verso il litorale e verso l’interno.

Il secolo dei genovesi

Splendidi palazzi, sfarzose chiese, facciate decorate da stucchi e affreschi. Preziose collezioni d’arte richiamano alla mente il “secolo dei Genovesi”, periodo d’oro per lo sviluppo culturale della città. A Genova bisogna andarci per capire: camminare tra le vie, le piazze e i vicoli di Genova è una sorpresa continua. La stessa cosa accade per il suo magico entroterra. Il mare e le colline raccontano la storia del prodigioso lavoro dell’uomo. Genova è un susseguirsi di paesaggi diversi, dalla costa rocciosa rapidamente si trasformano in dolci colline, per poi alzarsi verso la fascia appenninica e alpina. Una meraviglia che pochi luoghi al mondo possono vantare.

Genova: patria di personaggi storici e artisti indimenticabili

Genova è la patria di tanti personaggi storici e artisti indimenticabili. Molti di loro hanno arricchito la canzone italiana: sono i ragazzi della c.d. “scuola genovese”. Una scuola nata fra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 dagli influssi rock e jazz d’oltreoceano e da quelli degli chansonniers francesi. Un gruppo di giovani amici con la passione per la musica d’autore. Scelgono di esprimere insieme la poesia del racconto e la musica d’autore. Lo fanno per rappresentare la libertà, la riflessione individuale e l’amore terreno, senza retorica.

Tra i protagonisti di questa scuola ci sono il grande Fabrizio De Andrè, i fratelli Gian Piero e Gian Franco Reverberi, Gino Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi. E poi Umberto Bindi, Ivano Fossati, Sergio Endrigo, Piero Ciampi e Paolo Conte (sebbene questi ultimi tre non fossero nati a Genova).

Il racconto di Gian Franco Reverberi

Gian Franco Reverberi vive a Roma ormai da tanti anni. Ma ogni volta che si parla di quella Genova accenna a un sorriso malinconico: “Genova, come Napoli, era all’avanguardia in fatto di musica. Prima della guerra, per via mare, i due porti erano collegati all’America più di quanto non lo fossero le altre città italiane. Napoli, che aveva una forte tradizione musicale, ha subìto l’influenza d’oltreoceano solo dopo lo sbarco degli americani. Genova invece già in tempo di guerra assimilava quella musica” (Gian Franco Reverberi, “La testa nel secchio”, Iacobelli Editore, 2017).

(Genova per noi, Paolo Conte, 1975, RCA)

Foto di cjber da Pixabay

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