Forza Italia 2.0, il primo ad uscirne potrebbe essere Gianni Alemanno

ANNO FEDE, ALEMANNO: PELLEGRINAGGIO RIMANDA A PROFONDI VALORI UMANI - FOTO 2Per ora non c’è nulla di ufficiale. Di sicuro, in questi giorni, l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sta riflettendo molto sul proprio futuro all’interno del Pdl.

La proposta lanciata da Silvio Berlusconi di tornare a settembre al partito Forza Italia 2.,0, non godrebbe dell’assenso dello stesso Alemanno, da sempre contrario ad un partito – azienda, come in molti definiscono il progetto berlusconiano.

L’ex primo cittadino, deluso dalla tornata elettorale, che per due volte lo ha visto soccombere pesantemente davanti al senatore Pd Marino e contro il pesante astensionismo, aveva già lanciato messaggi chiari ed importanti il giorno della sconfitta alle urne al proprio organismo politico: “La destra va riformata – aveva detto Alemanno – questo risultato elettorale deve farci capire gli errori commessi. Dovremo ritrovarci subito da domani per riformare il centrodestra”. Un monito importante che però, visto il delicato momento politico, non avrebbe avuto riscontro se non negli annunci di Silvio Berlusconi, pater familias di un movimento che, ad oggi, non esiste più.

Dopo aver dapprima sognato di formare una nuova corrente politica, Gianni Alemanno in queste ore starebbe pensando seriamente di abbandonare il Pdl per confluire in un movimento che sia significato di modernizzazione e che non faccia delle parole “destra” o “nera” l’unico scopo d’esistenza. Ecco quindi che in queste ore, starebbe sempre più prendendo forma un’idea quasi fantascientifica che porterebbe Alemanno a confluire in Fratelli d’Italia, movimento nato dalla diaspora dei primi tre ex dissidenti del Pdl come Guido Crosetto, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.

La probabilità di questa notizia, che avrebbe dell’incredibile, è stata subito smentita dal diretto interessato che ha definito la sua possibile collaborazione con Fratelli d’Italia, come “una ricostruzione giornalistica infondata”. Dal movimento dei dissidenti invece nulla trapela: Guido Crosetto parla di un “normale incontro di persone a cui il Pdl, ormai, sta stretto da tempo”.

di Francesco Curreri

foto: Agi Notizie

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