Elezioni in Grecia: ha vinto Tsipras e ora?

Succede che gli analisti politici prendano delle grandi cantonate. Per un periodo Alexis Tsipras è stato considerato come un semplice fenomeno mediatico passeggero mentre il giovane leader delle piazze è cresciuto esponenzialmente da dal 5 al 30-35% nei consensi come hanno dimostrato le elezione di ieri.

Il successo di Syriza, il partito che ha riunito molti dei movimenti di estrema sinistra e che l’ingegnere quarantenne ha trasformato in una formazione anti austerità ma comunque pro euro, ha dimostrato che “le rivoluzioni democratiche” possono avvenire anche in modo tranquillo. In fondo la Grecia è la patria della democrazia e qualcosa questo conta.

Ma chi ha votato Syriza? Secondo i dati sono stati soprattutto i lavoratori dipendenti, i pensionati e gli statali che hanno voltato le spalle ai socialisti guidati da George Papandreou tanto che il partito socialista è crollato miseramente al 4%. Sono queste le categorie che hanno maggiormente portato il peso dei sacrifici imposti dalla Trojka (UE,BCE, FMI) in cambio dei salvataggi europei negoziati dal 2010. Secondo molti analisti, addirittura molti elettori di Nea Demokratia – il partito del Premier uscente Antonis Samaras – hanno votato per Syriza.

Ma chi è Alexis Tsipras? Nato ad Atene nel 1974, pochi giorni dopo dopo la caduta della dittatura dei colonnelli, laureato in ingegneria, Alexis Tsipras ha cominciato la sua carriera politica nei comunisti e nel 1999 è diventato segretario dei giovani di Synapsismos, una delle formazioni confluite poi in Syriza. Due anni dopo, nel tentativo di raggiungere il G8 di Genova, è stato bloccato e espulso assieme ad un gruppo di militanti già ad Ancona. La prima svolta importante è stata la vittoria alle elezioni amministrative della capitale nel 2006, quando si è candidato con la lista “Città aperta” ed è stato eletto consigliere comunale. Il 10 febbraio del 2008, è succeduto all’euroscettico Alekos Alavanos come presidente di Synapsismos, a soli 33 anni. Un anno dopo, alle elezioni che regalarono il 43% dei voti al Pasok, è stato eletto in Parlamento.

La politica imposta dalla “troika” (UE, BCE, FMI) ha di fatto quasi distrutto un paese, e le richieste sono sostanzialmente quelle di ristrutturare parzialmente il debito e avviare un piano sociale che, garantendo le necessarie coperture, aiuti i meno abbienti e stimoli l’economia.

Tutte belle parole e ottimo programma ma si sa che poi occorrerà fare i conti con la finanza con le banche e qui in questo momento storico la politica ha poco margine di manovra.

Non avendo raggiunto però la maggioranza assoluta il Partito di Tsipras dovrà fare alcune alleanza e secondo gli analisti, questo avverrà con il Partito dei Greci indipendenti, più o meno sulla stessa onda, che ha preso il 4% dei voti.

Se i partiti storici hanno subito una debacle elettorale, va registrata una crescita di Alba Dorata, il famoso partito di destra, i cui leader sono stati praticamente tutti arrestati. Il partito Alba Dorata infatti si è piazzato al terzo posto, con il 6% di voti e diciassette seggi al parlamento.

Come risponderanno le banche? il presidente della Bundesbank Jens Weidmann alla tv tedesca Ard dopo i primi risultati del voto in Grecia, ha detto: “E’ nell’interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali”.

Sa molto di minaccia…….

di Gianfranco Marullo

foto: rifondazionemilano.org

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