eleonora bordonaro & majaria trio a radio 3: quando la passione travolge la strada del tempo

Majaria Trioquando la passione si fa tormento, è allora che dentro s’arde.  e non c’è altra strada che il vento dell’alba.  

ecco, questi sono i primi versi che m’escono come un getto di bisogno, dopo una notte trascorsa a ricordare l’ascolto.

quasi un’alchimia tempestosa, l’insieme di fuoco siciliano, jazz, passione e tanta ispirazione, il giro di boa da cui si viene travolti dopo aver vissuto appieno ieri, 30 gennaio 2014, nella sala a della rai di via asiago in roma, il concerto live di eleonora bordonaro e i majaria trio composto da alessandro patti lucrezio de seta e primiano di biase. un connubio fatto di magia e radici, di corpo e terra, mani strumenti e tanta anima.

nell’affollarsi delle luci i colori dei testi prendono forma dalle mani della bordonaro che non riescono a trattenere l’intensità con cui li vive e tu, che sei lì incantato dalle storie decantate dai ritmi musicali, non puoi non lasciarti avvolgere da ciò che quelle dita, che parlano universali, vogliono lasciarti appiccicato addosso.

poi chiudi gli occhi con lei, e t’immergi in una natura d’altri tempi, fatta di ricordi stregati dalla volontà della tradizione, e come semenza ti cresce dentro il desiderio di approfondire. e ti lasci coinvolgere da una generazione che combatte il suo onore di resistenza ad una terra troppo stretta ai suoi vincoli acquiferi, ma che nessuno riuscirà mai a separarla dal resto dei confini.

un canto attento, e una musica, nella mani del vorticoso trio, come alba di cambiamento. tutto s’adatta e s’intrinseca all’affiatamento del verbo credere che li unisce.

sono contenta, e la curiosità aumenta con la stessa intensità dei brani, curati e rivisitati per adattarsi come la pelle fa col corpo, e tornano alla mente le parole di gustav mahler “tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco“. come darle torto, come non raccomandarsi al tempo pregandolo di non interrompere mai chi dei passi passati crea la strada come data da restare impressa nella memoria. quella memoria che spesso dimentichiamo quasi fosse voce blasfema a gridare dentro, senza rendersi conto che il dentro esiste grazie a chi non fa baratro, ma eco d’un’epoca artigiana del futuro.

ed io ringrazio i tredici brani che narrano la storia, quella storia fatta d’inferno e firmamento.

simonetta bumbi

***

“la custodia del fuoco”

eleonora bordonaro: voce
lucrezio de seta: batteria e percussioni
alessandro patti: basso elettrico e contrabbasso
primiano di biase: piano, sintetizzatore, fisarmonica, effetti

majaria trio

eleonora bordonaro

headache production

Il progetto, nato dall’incontro della cantante Eleonora Bordonaro, del batterista e percussionista Lucrezio de Seta, del bassista Alessandro Patti e del pianista polistrumentista Primiano Di Biase, riprende le tradizioni della canzone popolare siciliana reinterpretandola in chiave “etno-jazz”. Attraverso l’incontro dell’espressività vocale di Eleonora con la direzione musicale del Majarìa Trio, il repertorio, interamente interpretato in dialetto siciliano, acquisisce un fascino che attraversa gli stilemi della musica popolare e diviene così linguaggio del mondo.

La ricerca del gruppo dedica particolare attenzione ai testi che, musicati con originale ed espressiva teatralità, sono tratti dalle raccolte ottocentesche di poesia popolare di Giuseppe Pitrè, Lionardo Vigo e Salvatore Salomone Marino, dalle composizioni di Giovanni Meli, oltre che dai canti della tradizione contadina e sacra delle province siciliane. (Fonte: La Stanza della Musica – Radio Rai3)

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