Anticonformista. Innovatrice. Astrofisica. Divulgatrice scientifica. Atea. Coraggiosa. Sportiva. Geniale. Tutto questo, e molto altro, era Margherita Hack, morta oggi, 29 giugno, a Trieste, a novantuno anni, perché malata di cuore.
Nessuno sapeva del suo ricovero, perché la Hack lo aveva tenuto segreto. Ha lasciato indicazioni sulla sepoltura, che verrà fatta a Trieste, ma non si conosce né il giorno né l’ora, perché così desiderava. La cerimonia, che si terrà in forma estremamente privata, non prevede alcun rito religioso. E’ ben noto, infatti, l’ateismo in cui credeva.
Nata a Firenze il 12 giugno del 1922 da padre protestante e madre cattolica, Margherita Hack era considerata una delle astrofisiche italiane più importanti e madre della divulgazione scientifica in Italia. La Hack è stata la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia e ha dato un forte contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Era anche membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
In una sua biografia del 1998, si era autodefinita “amica delle stelle”. A noi oggi, piace immaginarla così, che cammina tra le sue amate stelle, alla ricerca, anche lassù, di quel qualcosa in più che nessuno ancora conosce.
di Silvia Trupo
foto: Enciclopedia delle Donne
Scrivi