E’ ancora Vettel la tigre della Malesia

vettel

È stato forse il gran premio della Malesia più singolare della storia della formula1 quello che stamane è andato in scena sul circuito dai lunghi rettilinei. Come raramente è accaduto dal ’99 ad oggi infatti, la pioggia non ha fatto capolino tra le palme di Kuala Lumpur, togliendo alla gara la variabile più attesa e temuta al tempo stesso. Tante goccioline di pioggia già dal via con tutti che aspettavano nel montare i pneumatici per la partenza. Lo start non regala intoppi al freddo Vettel che tiene bene il primato lasciandosi alle spalle la battaglia per le piazze di rincalzo. Partono benissimo le due Renault così come le McLaren, benino le Ferrari, malissimo Webber che perde sei posizioni. La corsa è piacevole e, vuoi i ripetuti pit stop, vuoi la totale incertezza sulla tenuta delle gomme, si accende in un susseguirsi continuo di avvicendamenti. A sorpresa le Ferrari tengono il passo dei primi così come le Renault. Webber continua a faticare, segno che la brutta partenza era solo un presagio della cattiva giornata dell’australiano. Verso metà gara la pioggia smette totalmente di cadere e l’asfalto rovente inizia a consumare gli pneumatici in modo esponenziale. Le gomme dure reggono persino meno della morbide e le tattiche di Hamilton e Vettel, in cima alla classifica fino a quel momento, perdono efficacia lasciando spazio alla rincorsa della casa di Maranello. Le fasi finali segnalano un confortante miglioramento sul giro delle rosse e la parallela crisi di RedBull e McLaren. Le sorprese di questo appuntamento però non potevano limitarsi all’usura anomale delle Pirelli; ecco quindi che i problemi tecnici iniziano a plasmare le prestazioni: la Ferrari di Alonso, in continua rimonta, non riesce a far aprire l’alettone posteriore rendendo difficoltoso il sorpasso di un piantatissimo Lewis Hamilton. Nel tentativo disperato di superare il britannico, l’asturiano tocca con l’ala anteriore, rovinandola, la gomma posteriore di Hamilton. La freccia d’argento non rileva danni mentre la rossa è costretta ad una sosta supplementare che costringerà a fermarsi la rincorsa dello spagnolo. Un ipotizzabile secondo posto diventa una malinconica sesta piazza. In vetta Vettel macina le tornate al suo ritmo costante, finendo impensierito da un ordinato Button solo negli ultimi chilometri. Altra vittoria al tedesco quindi, riscatto per Button e ancora podio per le Renault, questa volta con il “sostituto di lusso” Nick Heidfeld. Grandi rimpianti per Maranello dunque che chiude con Massa davanti ad Alonso. McLaren un po’ in confusione e RedBull stracompetitiva nonostante fosse impossibilitata per tutto il weekend nell’usare correntemente il kers. Le nuove idee di Ecclestone iniziano a dare i loro frutti, e questa F1 riesce ad offrire lo spettacolo che desiderava dare da troppo tempo.

Daniele Conti

Foto: improntalaquila.org

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.