Droghe leggere, Droghe pesanti o solo Droghe?

cocainaDopo otto anni la Corte Costituzionale ha dichiarato “incostituzionale” in alcune sue parti, più per motivi formali, che sostanziali, la cosiddetta legge “Fini-Giovanardi” in cui venivano considerate alla stessa stregua sanzionatoria le droghe leggere e quelle pesanti.  

Come sempre si è scatenata una battaglia mediatica, che asserisce una tale abolizione consentirà l’uscita dal carcere di circa 10.000 detenuti.

Ovviamente sono dati campati in aria, anche perché da sempre l’uso personale non è sanzionato penalmente, ma soltanto in via amministrativa.

A questo punto bisogna fare chiarezza come, accanto ad approcci legislativi, complessi e di difficile soluzione, soprattutto nel rapporto tra detenzione per uso personale e quella a fini di spaccio, esistano quelli  strettamente medico sanitari.

Primo punto: non esiste in letteratura scientifica nessuna differenza tra droghe leggere e droghe pesanti. La letteratura scientifica parla esclusivamente solo di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Secondo punto: Queste sostanze sono inserite in tabelle sotto il controllo delle Nazioni Unite tramite una struttura l’INCB (International Narcotic Contro Board) a cui aderiscono tutti i Paesi del mondo. Tra i compiti dell’INCB,  c’è quello di redigere le tabelle internazionali sugli stupefacenti, e di individuare i nuovi tipi di sostanze, studiarne la pericolosità e catalogarle. L’INCB deve anche monitorare e controllare lo stato della produzione e commercializzazione di tali sostanze al fine di averne la completa tracciabilità e controllo.

Il meccanismo di controllo, prevede la stesura di due liste di sostanze (lista gialla: stupefacenti – lista verde: psicotrope), che i Paesi aderenti alle Convenzioni internazionali devono attuare.

Quindi nessuna differenza tra la “leggerezza” e la “pesantezza” delle sostanze d’abuso.

Questa differenza nasce solamente da una valutazione culturale sociale, che vede in alcune sostanze una minore pericolosità rispetto ad altre.

Tale diversificazione era nata nel confronto tra eroina e cannabis. Visto che la prima rendeva dipendenti in poco tempo, era quindi considerata “pesante”, mentre l’altra maggiormente utilizzata dalle giovani generazioni, non determinando, particolari problemi di dipendenza, veniva considerata “leggera”.

Insomma per capirsi farsi una “canna” è sempre stato considerato meno pericoloso e più normale, che farsi una “pera “ di eroina.

Ma siccome il mercato degli stupefacenti è in continua evoluzione, il consumo si è diretto verso altre sostanze, come  la cocaina, il crack e le metamfetamine o ecstasy  e in ultimo le “smart drugs”.

A questo punto sorge la domanda queste sostanze vanno considerate “leggere” o “pesanti”?. Gli allucinogeni come il peyote, LSD ed altri, come li consideriamo?

Ecco perché una tale distinzione non ha più senso,  se mai lo ha avuto.

Ovviamente il dibattito sulla liceità dell’uso di queste sostanze, la libera scelta individuale, le conseguenze sulla salute, il controllo da parte dello Stato, legalizzazione o liberalizzazione, il problema della giustizia penale come deterrente, deve continuare fino a che non si arriverà se non ad una soluzione definitiva, almeno un compromesso efficace.

di Gianfranco Marullo 

foto: comunitaterapeutiche.it

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