Dalla cronaca a Netflix: focus sulla Baby generation

Era il 2013 quando Roma veniva scossa dallo scandalo delle “Baby squillo” due ragazzine dei Parioli che a 14 e 15 anni intrattenevano la medio alta borghesia della Roma bene, quella che conta, quella del potere.

Ma dalla vita reale al piccolo schermo il passo è breve.

Netflix sceglie ancora una volta il lato oscuro della società moderna per la sua terza produzione originale italiana, dopo Suburra – La serietrasposizione del film sulla Mafia romana dei giorni nostri e la docu-serie sui traguardi del fenomeno sportivo italiano della Juventus.

Con Baby si cambia registro, e pubblico. Torniamo sui banchi di scuola, fra i bigliettini sporchi d’inchiostro e tris annoiati fra una lezione e l’altra.

Chiara e Ludovica sono due ragazze che frequentano lo stesso liceo dalle divise sfavillanti. Diversissime fra loro si ritroveranno a diventare migliori amiche quasi per caso, o per noia o per ribellione. Il “miglior mondo possibile” nella quale vivono presenta pesanti lacune familiari che i due registi Andrea De Sica e Anna Negri raccontano con una criticità che poco lascia all’immaginario.

Il perché due ragazze benestanti sentano il bisogno di prostituirsi si evince episodio dopo episodio, problema dopo problema e assenza dopo assenza. Quello che manca veramente in quel mondo è la normalità con le sue peculiarità. I ragazzi sono ragazzi, ricchi o poveri che siano, ed han bisogno di punti di riferimento. È su quest’onda di che le due protagoniste cercano dai clienti quello che non hanno.

Alice Pagani Benedetta Porcaroli (foto di copertina) sono credibilissime nei loro ruoli e stupiscono per il loro talento di attrice.

Sicuramente rivolta ad un pubblico giovane la serie cerca di mettere in luce quello che di sbagliato c’è nelle vite di tutti, nelle bugie che diciamo tutti i giorni e nei valori che non sono più saldi come un tempo. La visione è consigliata soprattutto a genitori con figli adolescenti perché, anche se in passato lo sono stati pure loro, la società attuale che vivono i giovani di oggi è decisamente diversa da quella di allora.

Colonna sonora top, meravigliosamente incastrata in ogni momento e per niente scontata.

Tirando le somme Netflix fa centro ancora una volta, ricevendo moltissimi apprezzamenti all’estero così come in patria.

“Se hai sedici anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili. Per quanto sia tutto così perfetto, per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta.”

Alice Pagani e Benedetta Porcaroli

Fonte foto: netflix.com/it

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