Contatto Rossi-Marquez: la dichiarazione di Paolo Simoncelli

Vale-Paolo-Simoncelli-valentino-rossi-32956253-960-635E’ ormai passata una settimana è dalla gara MotoGp della Malaysia; una settimana ricca di dichiarazioni al veleno ed al vetriolo,  accuse scaturite dal contatto Rossi–Marquez.

L’Italia si è compattata tutta intorno al grande campione, Valentino Rossi, le dichiarazioni di solidarietà stanno riempendo le pagine dei giornali, i lanci di agenzie, le pagine web e le discussioni sui social. L’Italia sportiva, imprenditoriale, musicale, artistica, politica e l’Italia dei semplici cittadini, famiglie e gente di ogni età, si è ritrovata unita  nel nome del 46.

Intervistato il papà del mai dimenticato Marco Simoncelli, il mitico Sic, queste le sue parole, pochi minuti fa: “A me i moralisti un tanto al chilo non sono mai piaciuti. Semmai, per fare un ragionamento utile, dovremmo chiederci che effetto abbia avuto su un ragazzino che comincia a gareggiare in moto l’episodio di domenica tra Rossi e Marquez. Io penso che l’aspirante campione debba saper distinguere. La battaglia tra Vale e Marc è stata uno spettacolo supremo, per più di un giro, tra sorpassi e controsorpassi. L’epilogo brutto è un’altra cosa. E’ un’altra storia. Sa, l’istinto… Nessun pilota è uguale all’altro. Ogni individuo ha meccanismi mentali suoi. Inoltre, non si arriva a una situazione del genere se non ci sono precedenti che alimentano uno stato d’animo. Non è stata una bella cosa, sicuro. Dopo di che, ripeto, io ai miei allievi dico di cogliere il buono, di apprezzare il talento, che fino all’attimo fatale è stato espresso dai contendenti. Il resto è cinema. Io spero che Vale ce la faccia comunque. Può rimontare. Almeno al quinto posto risale tranquillamente. E dopo chissà…”

Una lucida ed affettuosa analisi quella che Paolo Simoncelli ha rilasciato al quotidiano Il Giorno ed affidato alle agenzie. Probabilmente è il primo che dedica un pensiero importante ai giovani piloti che devono dimenticare il “fattaccio” e imparare da questi due talenti ( il primo una leggenda del motociclismo, entrato nel Guinness dei Primati e nelle enciclopedie, amatissimo e rispettato da grandi e piccoli, vincitore di ben 9 campionati mondiali in tutte le categorie; il secondo un ragazzo giovanissimo di 20 anni, lo spagnolo, buon pilota, discreto a tratti, ambizioso,  ma ancora tutto da dimostrare relativamente all’umiltà ed al diventare un grande campione), entrambi  con grinta e  voglia di vincere in modo leale che li  ha sempre contraddistinti.

Fino al gran premio della Malesia, ma forse qualcosa si era già spezzato in altre gare precedenti. Questo episodio ha fatto e continuerà a far discutere, si è parlato di provocazioni recidive dello spagnolo, ricordiamo anche la grande correttezza sempre dimostrata in carriera da Valentino, ma a sei giorni  dalla “madre di tutte le gare “ , la finale a Valencia che deciderà il Mondiale, è giusto spegnere tutte le voci  e le polemiche feroci, per fare concentrare tutti i piloti che ci regaleranno, comunque finirà, un grandissimo spettacolo. Poi, sul podio più alto, lasciamo che gli appassionati ed i tifosi, sognino …

di Alessandra Paparelli

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