Un progetto tutto italiano potrebbe consentire ai malati di Sla di interfacciarsi con apparecchiature elettriche ed elettroniche con la sola forza del pensiero.
Il progetto, frutto del lavoro dei ricercatori della Fondazione Santa Lucia di Roma, è stato battezzato Brindisys e vuole essere un aiuto concreto a tutte quelle persone prive delle capacità motorie e principalmente ai malati di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), che vedono perdere progressivamente il controllo del loro corpo fino alla paralisi totale.
I malati sono quindi completamente prigionieri del loro corpo, senza possibilità di interagire con il mondo esterno. Brindisys, tramite un sistema di riconoscimento dei segnali elettrici prodotti dall’attività cerebrale, unica area perfettamente funzionante anche nei malati più gravi, riesce a interpretare la volontà del paziente, impartendo istruzioni ad un tablet tramite il quale comandare ad esempio gli interruttori elettrici per accendere la luce o attivare un elettrodomestico. Un monitor proietterà l’immagine di un icona rappresentante il comando desiderato (lampadina accesa o spenta ad esempio); il paziente, mediante un caschetto dotato di elettrodi, non dovrà far altro che pensare ad una data icona per dare l’avvio del comando corrispondente.
Il software installato nel tablet sarà in grado, dopo un adeguato periodo di “training” necessario all’interpretazione e al riconoscimento delle onde cerebrali che sono diverse da paziente a paziente, di avviare l’azione desiderata. Il progetto, per ora in fase di sperimentazione, necessita di una casa dotata delle ultime novità in fatto di domotica e delle tecnologie ad essa correlata, ma dona una speranza a tutti i malati di Sla per una vita meno isolata e più indipendente.
Yari Sanfelice
Foto: minisumo.net
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