Ciampino: la villa di Messalla diventerà un giardino condominiale

ARCHEOLOGIA: RITROVATA VILLA MESSALLA MECENATE DI OVIDIO“Una di quelle scoperte che capita una sola volta nella vita di un archeologo”, raccontava lo scorso 8 gennaio l’archeologa Aurelia Lupi, guida, sotto la direzione scientifica di Alessandro Betori, dell’équipe della Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio che tra giugno e luglio scorsi hanno condotto una campagna di scavi per sondaggio preventivo su un’area interessata da un progetto di edilizia sulla via dei Laghi all’interno dei cosiddetti Muri dei Francesi. “Sette statue d’età augustea complete, ma anche una serie di frammenti che possono essere ricomposti” sono questi al momenti i più preziosi ritrovamenti di quella che è stata identificata come la villa Messalla Corvino, console del I secolo a.C., amico di Augusto e mecenate di artisti e poeti tra cui il grande Ovidio. Non è un caso che la descrizione più vivida del mito di Niobe, al cui ciclo appartengono le state ritrovate,  si trovi proprio nel suo capolavoro, le Metamorfosi.

Localizzata già alla fine dell’Ottocento in un’area vicina alla Via dei Laghi che nei secoli è stata anche dei Colonna, la villa di Messalla non era mai stata oggetto di una campagna di scavo scientifica. L’occasione, spiega Betori, è arrivata a giugno con i sondaggi necessari per dare il via libera ad un progetto di edilizia convenzionata del comune di Ciampino affidato al Consorzio ‘Muri Francesi’. Adibito a vigneto, racconta Betori, quel terreno era stato profondamente ferito dalle arature, che probabilmente hanno distrutto nel tempo gran parte dell’abitazione. Ma ora che le statue sono al sicuro la villa rischia di non poter ottenere le stesse cure e i restauri  necessari a riportarla ai fasti di un tempo: il quartiere di edilizia convenzionata che doveva sorgere proprio sopra alla residenza di Valerio Messalla Corvino, sopra alla natatio decorata dalle statue, ora, venuti alla luce quei reperti, potrebbe semplicemente arretrare ma solo di qualche metro. “E così la villa romana sarà una specie di giardino condominiale”, commenta Marina Veneri, architetta, esponente del comitato Ciampino Bene Comune, che da tempo, insieme a Dario Rose, a Giovanni Rosada e a tanti altri, si batte per tutelare questo lembo di campagna.

Già nel febbraio del 2008 la Soprintendenza ai beni paesaggistici dichiarò che l’area attualmente denominata dei “muri francesi” fosse troppo importante per finire cementificata. L’area, attualmente di proprietà privata è circondata da una cinta di mura (i Muri dei Francesi) dei primi del Seicento alla quale si accedeva da accedeva da un portale opera di Girolamo Rainaldi, ma anche le raccomandazioni della Soprintendenza ai beni paesaggistici incontrarono l’opposizione del Comune che dichiarò quale bene da tutelare la sola cinta muraria ma non il terreno da essa circoscritto.

Già quest’area ha visto accadere la notte del 29 aprile 2011 una di quelle rovine che affliggono il nostro patrimonio artistico: il portale di Rainaldi crolla a terra di botto. Lasciando un mucchio di blocchi di pietra a malapena coperti da una plastica verde, che non ha evitato ai reperti la pioggia e la neve. Uno spettacolo triste rimasto immutato a quasi due anni dal crollo. Questo crollo sembra indicare tristemente una degna via di accesso, per un giardino che potrebbe diventare un quartiere di palazzine.

di Elena Carrossa

foto: numistoria.altervista.org

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