L’arte è tutto ciò che gli esseri umani definiscono arte, molto semplicemente, la visione, la percezione, la sensazione che tutti gli individui hanno dell’arte e della bellezza artistica. Potremmo iniziare in questo modo il percorso artistico di questa straordinaria e suggestiva mostra romana.
Le opere di Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio, prendono vita e si mostrano nella loro straordinaria originalità ed intensità grazie alle nuove tecnologie sulle pareti delle sale del Palazzo delle Esposizioni, a Roma, fino al 3 luglio, Via Nazionale.
Una mostra surreale, un viaggio tra i capolavori del grande Caravaggio, dove tutti i sensi sono coinvolti, vista, gusto, tatto, sapore, odore; il lungo viaggio di “Caravaggio Experience”, un progetto espositivo dove i dipinti prendono vita e le opere si animano, ospitato negli spazi del Palazzo delle Esposizioni .
Cinquantasette capolavori dell’artista (Vocazione di San Matteo, la Madonna del Pellegrino, Bacco, I Bari, Cena in Emmaus, Narciso, tra i più noti) che scorrono sulle pareti bianche delle salette allestite, in un gioco di luci e giochi, attraverso l’uso di trentatré proiettori. Seduti, per terra o su apposite panchine interne, in estasi davanti alla magia del 3D, alla proiezione di quadri magici: un’esperienza veramente speciale che voglio condividere e consigliare. Insieme alla mostra visiva e auditiva, il visitatore vive anche un’esperienza olfattiva, con le fragranze selezionate appositamente dai maestri profumieri dell’Officina Profumo di Santa Maria Novella. Insieme a quella di Botero, il Palazzo delle Esposizioni vanta un’installazione veramente pregevole. Anche qui con i bambini, i ragazzi, anche qui con mio figlio, per un viaggio veramente magico nell’arte e nella realtà rappresentata dal celebre artista.
Il progetto espositivo è suddiviso in momenti che attirano l’attenzione sui grandi temi dell’opera di Caravaggio. Si parte con la luce, grande elemento caratterizzante dell’artista (buio e corpi in luce, come accesi da un occhio di bue, da un faro), poi il naturalismo della sua pittura e delle scene rappresentate, segue la teatralità ed infine la violenza, perchè ricordiamolo, Caravaggio dipingeva la cruda realtà, la violenza, i fatti storici, gli aspetti più crudi e tetri dell’essere umano, rappresentando anche i momenti più bassi e crudeli della realtà storica. Caravaggio infatti rappresentò proprio nelle sue opere gli stati umani in ogni loro forma, sia fisica che mentale, attraverso un brillante contrasto di luci ed ombre in grado di esaltare la drammaticità della scena; inoltre, il realismo dei soggetti e la profondità umana ben presente in ogni sua opera. In un’epoca di sole immagini sacre, Caravaggio sconvolse i canoni del tempo dipingendo soggetti divini ma con un’accezione più imperfetta ed umana, più terrena potremmo dire: corpi e muscoli contratti, espressioni di dolore ed emozioni così terrene, dettagli di vita quotidiana e talvolta grossolani, quasi volgari. I visi, i volti, le emozioni, le facce, assunsero tutte nel suo pennello espressioni quasi grottesche o blasfeme, i frutti e i vegetali divennero bacati o cadenti. La Chiesa di allora gli era avversa, profondamente, ma l’artista continuò a dipingere come voleva, quello che voleva, incurante delle censure e delle avversioni. Il tormentato Caravaggio era un uomo ed un artista libero.
La mostra Caravaggio Experience , il viaggio artistico, è resa ancora più interessante dalle musiche di Stefano Saletti che si sprigionano dalle sale e contribuiscono ad accorciare le distanze con le opere ed a farci conoscere meglio il linguaggio di uno degli artisti più intensi, appassionati e tormentati del periodo tra la fine del 500 e gli inizi del 600.
Un evento davvero unico per esplorare l’arte di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi.
di Alessandra Paparelli
Si ringrazia il sito www.palazzoesposizioni.it
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