Campionati italiani, week end di grande ciclismo nostrano

Lo scorso fine settimana in quel di Boario Terme sono andati in scena i campionati italiani 2016, che hanno visto i migliori atleti italiani sfidarsi in giornate in cui il caldo ed il vento hanno fatto reso la storica prova tricolore ancora più dura.

L’edizione 2016 dei campionati ha messo in luce nuovi talenti soprattutto nel maschile, mentre nel femminila ha visto la consacrazione di atlete già plurivittoriose. Ripercorriamo insieme la cronaca delle prove più importanti.

cd777fdf-e77c-443a-bfc2-0e2dd63429caLa prova riservata ai professionisti del campionato italiano a cronometro eleggeva Manuel Quinziato della BMC come successore di Adriano Malori. Il ciclista completava la gara in 49′ secchi, distanziando Manuele Boaro della Tinkoff,  che finiva secondo con 38″ di ritardo. Completava il podio Moser, che pagava 1′ esatto di ritardo dal nuovo campione italiano di specialità. La quarta piazza era una bella sorpresa per il ciclismo italiano,  dato che il neo professionista Moscon, di cui tanto bene si parla, finiva a 1’18” di ritardo. Ad 1’24” Coledan che giungeva quinto,  sesta un’altra bella sorpresa con Davide Martinelli a 1’36”. Completavano la top ten Cataldo, Felline, Marangoni, Frapporti.

La gara del campionato italiano su strada Under 23 maschile regalava  emozioni fino alla fine,  dopo una gara che vedeva più volte la fuga prendere vantaggio salvo poi essere ripresa. Il momento clou si viveva negli ultimi 3500 m quando Consonni iniziava a costruire il suo successo finale, riuscendo a rispettare i pronostici che lo volevano vittorioso. In seconda posizione dietro il ciclista della Colpack si è classificato Albanese del Team Hopplà, mentre al terzo posto è giunto Rocchetti, porta colori della Zalf-Fior.

773cf3d3-61ae-443a-b96a-e94fa0e8c766La gara femminile iniziava sotto un sole cocente, con le squadre bloccate tatticamente nella prima frazione di gara, quando i vqri tentativi di fuga non riuscivano a mettere in atto seri tentativi di attacco. Gara bloccata  che però esplodeva letteralmente negli ultimi giri, quando la Cecchini iniziava un forcing importante, riuscendo a creare un buco proprio all’ultimo giro; dietro la Cecchini provava a rientrare la Longo Borghini che inizialmente riusciva a riportarsi a ruota, riuscendo a tagliare definitivamente fuori il gruppetto delle inseguitrici. La Cecchini all’ultimo giro alzava nuovamente il ritmo e, nell’ultimo strappo possibile, attaccava nuovamente involandosi da sola verso la conquista del terzo titolo italiano. La Longo Borghini si doveva accontentare della seconda posizione, mentre la volata per il terzo posto era ad appannaggio della Bronzini,  chiudendo un podio di altissima qualità a livello internazionale, con la Cecchini che conquistava per la terza volta di fila la maglia tricolore.

15fbdba0-af5e-43fb-ac69-99929212bea5La prova del campionato italiano 2016 maschile professionisti che si svolgeva, in una giornata contraddistinta dal forte vento contrario nella fase finale del circuito ma soprattutto dal grande caldo. La Lampre-Merida controllava la prima parte della gara, recuperando su ogni tentativo di fuga. Nella seconda parte di gara la Nippo Vini Fantini tentava di rompere l’egemonia Lampre mandando all’attacco vari corridori, su tutti Colli, ma l’azione decisiva nasceva a 3 km dalla fine sul muro di Cornaleto. Sugli 800 metri più duri del percorso Brambilla, Moscon, Nizzolo e Gatto riuscivano a compiere la selezione decisiva, riuscendo a prendere il largo. I quattro facevano il buco e Brambilla metteva tutti in riga lungo la discesa di San Martino, che a 1500 metri dalla fine presentava Brambilla e Nizzolo con una manciata di secondi di vantaggio sugli inseguitori.

c77d65b2-7c81-4dd0-86d3-289d2e31e63aNello sprint finale Nizzolo anticipava un esausto Brambilla che non riusciva a recuperare sul corridore della Trek che andava a coqnuistare il campionato italiano. Brambilla guadagnava la seconda posizione mentre Pozzato vinceva la volata del gruppo, salendo sul terzo gradino del Podio. Nizzolo conquistava la maglia tricolore dopo un grande finale di gara, riuscendo a spezzare la maledizione di nove secondi posti ottenuti soprattutto al Giro d’Italia, dove per due anni ha vinto la maglia rossa di miglior sprinter, senza riuscire mai a conquistare una vittoria. Rammarico per Brambilla che ha interpretato al meglio il finale di gara, senza riuscire a mantenere energie residue nel finale. Ottimo podio invece per Pozzato, che era autore di un buon finale di gara, riportandosi in un podio ”che conta” dopo un periodo di risultati poco brillanti.

di Yuri Casciato

Fonte foto: foto 1 Tim de Waele, foto 2 Team Colpack, foto 3 Bettini Photo, immagine di copertina Bettini Photo.

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