Brexit or Remain? L’incognita del referendum inglese per uscire dalla UE

brexitMancano due settimane a quando si terrà il referendum Brexit, che deciderà se la Gran Bretagna resterà nell’Unione Europea oppure abbandonerà Bruxelles. Il dibattito tra le due posizioni è molto acceso, e l’esito incerto.

Perché si va al referendum

Il premier David Cameron aveva promesso di indire un referendum sulla questione dell’appartenenza alla UE, dando ai cittadini britannici la possibilità di esprimere la loro opinione sulla Ue per la prima volta dal 1975, quando avevano votato a favore di quella che allora era la Comunità europea.

Con questa decisione Cameron sperava di placare gli euroscettici che hanno portato al successo i Ukip,( UK Independence Party). In realtà la discussione è diventata molto più accesa, dividendo lo stesso Partito Conservatore.

I favorevoli a restare “Remain”

Sembra che la maggioranza dei partiti, Conservatori, Laburisti verdi, il partito gallese Plaid Cymru e lo Scottish Nationalist Party siano tutti d’accordo a restare nell’UE.

Chi è a favore di uscire “Brexit”?

Il fronte del Brexit è più diviso, oltre al Ukip, ci sono diversi movimenti come VoteLeave e Grassroots Out. Inoltre circa metà dei deputati conservatori, tra i quali l’ex sindaco di Londra Boris Johnson, il ministro della Giustizia Michael Gove e altri quattro ministri; una decina di deputati laburisti e il Democratic Unionist Party dell’Irlanda del Nord.

Le urne saranno aperte dalle 7 alle 22 di giovedi 23 giugno. Gli elettori dovranno rispondere alla domanda: «La Gran Bretagna dovrebbe restare membro dell’Unione Europea o lasciare l’Unione Europea?» e mettere una croce sulla casella prescelta. Non c’è quorum si vince anche per un solo voto.

Se vince Brexit il Governo della Gran Bretagna dovrà iniziare a approvare una serie di leggi per l’uscita dalla UE, che secondo il Trattato dovrebbe avvenire nei prossimi due anni.

Il punto controverso è quello economico-monetario, e qui le posizioni sono opposte. I sostenitori dell’uscita dalal UE affermano che dopo un primo periodo di crisi di assestamento, l’economia inglese ritornerà ad essere competitiva e la sterlina sarà di nuovo una moneta forte, libera dai vincoli di Bruxelles.

Di parere contrario sono quelli che pensano che l’uscita dalla UE provocherà, solo danni e riporterà la Gran Bretagna indietro sia economicamente che finanziariamente.

Sta di fatto che le banche comunque hanno iniziato a creare “fondi di copertura” qualora vinca il Brexit, e il Governo dovrà iniziare le complesse procedure di uscita dell’Eurozona.

C’è anche un’altra domanda da fare, se vincesse il “Brexit” ci saranno altri Paesi che potrebbero abbandonare l’UE? Secondo gli analisti economici potrebbero farlo solo la Svezia e la Danimarca, ma le ripercussioni politiche non sarebbero facili da gestire, cvista l’avanzata dei fronti antieuropeisti.

di Gianfranco Marullo

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