Bach approda a Piazza San Marco

bach piazza san marco

Qualche settimana fa, nel sontuoso Salone da Ballo del Museo Correr in piazza San Marco a Venezia, è stato presentato il nuovo progetto discografico, targato Divox Antiqua, dell’ensemble Sestier Armonico e del suo fondatore, il 29enne clavicembalista trevigiano Giulio De Nardo. 

Proprio da lui è nata l’idea di dar vita a sei concerti per clavicembalo e orchestra di Antonio Vivaldi e Alessandro Marcello, amalgamando le partiture per tastiera di Johann Sebastian Bach a quelle orchestrali dei maestri veneziani. Un incontro immaginario nella Serenissima, dove il genio tedesco non è mai realmente stato. Ecco perché il titolo «Bach in Venice» è tra virgolette, trattandosi di un viaggio metaforico nel dolce suono dei canali. 

Siamo di fronte a una musica “al quadrato” con la maestria del grande compositore di Eisenach, e persino “al cubo” con l’apporto del giovane artista veneto.  

Tornando indietro nel tempo, notiamo che la prassi dell’arrangiamento è una delle più antiche, ed è adottata per varie ragioni: per ampliare il repertorio di uno strumento, o poter studiare dettagliatamente partiture da proporre sotto una luce diversa da quella originale, portando lavori orchestrali in ambienti cameristici. 

A tal proposito, tra il 1711 e il 1713, il principe di Sassonia Johann Ernst si trovava in Olanda e,  al suo rientro a Weimar, portò con sé numerose stampe di novità musicali. Erano in primo luogo di origine italiana, e ne commissionò la trascrizione al tastierista di corte presente all’epoca: Johann Sebastian Bach.  

Da qui la nascita delle celebri parti per organo solo o clavicembalo, e di conseguenza lo spunto per questo nuovo disco, le cui rielaborazioni donano colori freschi e sfumature inedite.  

Veniamo all’evento: per l’occasione numerosi invitati sono stati accolti calorosamente dai padroni di casa e dai musicisti stessi. Tra gli ospiti ricordiamo Andrea Bellieni (responsabile del Museo Correr), Paolo Da Col (bibliotecario del Conservatorio B. Marcello del capoluogo) e Wolfram Burgert (fondatore e direttore dell’etichetta discografica Divox). A moderare la serata Valentina Lo Surdo, conduttrice radiotelevisiva per la Rai.  

Le conversazioni hanno fatto emergere legami importanti con Venezia e il Veneto: Da Col ha ricordato la profonda vocazione musicale del Museo e la presenza dell’unico manoscritto vivaldiano nella sua città natale, l’aria Sovvente il sole, facente parte del Fondo Correr; lo svizzero Burgert ha un’amicizia da oltre 30 anni con l’organista trevigiano Andrea Marcon, conosciuto a Basilea, e nel 1993 hanno deciso insieme di estendere l’etichetta Divox, creando la Divox Antiqua. La loro collaborazione ha reso possibile anche la produzione di lavori scarlattiani eseguiti dallo stesso Marcon, il quale è stato inoltre insegnante presso la Schola Cantorum Basiliensis di Giulio De Nardo, artefice di «Bach in Venice». 

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«È un’emozione immensa supportare questi giovani artisti, conosciutisi proprio tra le mura dello stesso istituto»: ecco un’espressione dello stesso Burgert.  

Per quanto riguarda gli intermezzi musicali proposti, vanno ricordati il Concerto in Re minore di Alessandro Marcello e il Concerto in Do maggiore di Vivaldi, accolti molto positivamente dal pubblico. L’ensemble Sestier Armonico si forma a Basilea nel 2021, e i suoi componenti sono uniti da un profondo legame di amicizia, che gli permette di condividere la comune passione per il repertorio antico e l’esecuzione su strumenti originali.

L’esordio discografico nasce grazie al finanziamento della Fondazione Cariverona, che tra i vari obiettivi ha anche quello di promuovere e sostenere i giovani talenti con attività formative e progetti interessanti.

«Sono molto grato al mio insegnante Andrea Marcon per il suo sostegno costante» – con queste parole Giulio De Nardo manifesta la sua gioia – «Questa produzione permette la nascita di un gruppo affiatato, ed è l’inizio di un percorso di riscoperta della musica sotto vari punti di vista: ricrearne di nuova, mirando all’aspetto storico e interpretativo con determinati criteri. Un sentito ringraziamento desidero rivolgerlo all’istituzione Cariverona, con cui in breve tempo abbiamo realizzato la registrazione del nostro lavoro». 

Il CD è disponibile su Amazon, Naxos, scaricabile anche su Apple Music e Spotify, ed è disco del mese di aprile di Classic Voice.

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