Addio Cossiga

Salutiamo il presidente emerito Francesco Cossiga con alcune delle sue “picconate” più celebri:

“Io non sono matto, faccio il matto. Io sono il finto matto che dice le cose come stanno” 

“Ho dato al sistema picconate tali che non possa essere restaurato ma debba essere cambiato”

”E’ anche vero che io abbia una origine familiare di grandi tradizioni repubblicane, antifasciste. radicali e massoniche. Ma non sono stato e non potrò mai essere massone perché sono cattolico”

”Facevo parte di una formazione di giovani democristiani armati, armati dall’arma dei carabinieri, per difendere le sedi dei partiti e noi stessi nel caso che i comunisti, perdute le elezioni, avessero tentato un colpo di stato”. 

“Se Berlusconi è il nuovo De Gasperi, io sono il nuovo Carlo Magno”

“L’Italia è sempre stato un Paese “incompiuto”: il Risorgimento incompleto, la Vittoria mutilata, la Resistenza tradita, la Costituzione inattuata, la democrazia incompiuta. Il paradigma culturale dell’imperfezione genetica lega con un filo forte la storia dello sviluppo politico dell’Italia unita”

“I carabinieri, la polizia, la guardia di finanza sono certo discusse ma da due categorie di persone, i criminali e i farneticanti legati da una subcultura fatta di subalternità e di vita che è la vergogna del nostro Paese”

Francesco Cossiga

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