La Corte civile d’Appello di Palermo si è espressa definitivamente in merito al disastro aereo avvenuto sui cieli di Ustica, che il 27 giugno 1980 provoco’ la morte di 81 persone.
Secondo la magistratura, non fu una bomba ne’ vi fu alcun cedimento strutturale. ” Il Dc-9 Itavia (quel giorno aveva accumulato 93 minuti di ritardo) e’ stato abbattuto in un atto di guerra non dichiarata ad opera di un missile non identificato”.
Questo ciò che si legge al termine del quarto procedimento, che di fatto respinge i ricorsi presentati dai ministeri della Difesa e dei Trasporti, contro la sentenza di primo grado che aveva condannato la compagnia a risarcire 68 familiari delle vittime.
Utile ricordare che essa falli’ dopo che inzialmente la tragedia venne attribuita a un cedimento strutturale dell’aereo.
La Corte e’ arrivata a tale conclusione dopo aver consultato gli oltre 800 mila atti presentati dai legali dei familiari delle vittime, che includono tutte le perizie svolte durante le indagini, sia quelle favorevoli all’ipotesi del missile sia quelle contrarie, proprio per consentire ai magistrati di non escludere ogni possibile pista.
Il 7 ottobre prossimo sarà stabilita l’entità del risarcimento, fissato in primo grado in 100 milioni di euro più gli interessi. Agli eredi verrà anche riconosciuto il “diritto alla verità”, riguardante il depistaggio, ma poiché è un diritto prescritto, essendo trascorsi più di 15 anni dalle prime sentenze penali, il danno non potrà essere risarcito.
Questa decisone ha amareggiato Il presidente dell’associazione familiari vittime della strage di Ustica, Paolo Bolognesi, che ha espresso parere negativo contro l’Avvocatura dello Stato “Non si capisce perché dopo 35 anni faccia ancora queste sparate “— ha commentato Bolognesi -” Sembrano gli ultimi fuochi di chi vuole non solo bloccare i risarcimenti ma vuole anche tentare un depistaggio mediatico e uno sviamento della verità”.
Ciò che è certo è che i giudici hanno confermato le tesi avanzate dal giudice Rosario Priore nell’ordinanza del 1999, in cui si ipotizzava un missile come causa della tragedia.
” Tanti erano gli aerei che sorvolavano l’isola di Ustica quella notte”- ha commentato Priore -” ma qualcuno per lungo tempo ha continuato a dire che non ce n’erano. Mentre erano velivoli che non avevano certo, come appurato, intenzioni bonarie”.
di Simona Mazza
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