Ustica, 33 anni dopo: la verità è ancora lontana

DC-9 ITAVIA CADUTO AD USTICASono passati 33 anni dall’abbattimento del Dc9 nei cieli di Ustica, ma ad oggi non c’è chiarezza circa le dinamiche e i responsabili del tragico evento.

Quel maledetto 27 giugno 1980, 77 cittadini italiani, 4 membri dell’equipaggio e 11 bambini persero la vita in maniera atroce e quel che è peggio, nessuno si è preso la briga di confessare l’amara verità dei fatti, sebbene sicuramente essa sia custodita negli archivi mentali di uomini di potere.

Purtroppo molti dei conoscitori del vero sono morti e hanno portato nella tomba segreti importanti e  la creazione di Musei della Memoria sembra un’ulteriore beffa nei confronti dei poveri Cristi morti anche nell’oblio istituzionale.

In tutta la vicenda, l’Italia si è cucita addosso l’etichetta della vergogna e ancora una volta il silenzio dello Stato, dettato da chissà quali ragioni superiori, sembra una cosa ignobile.

Lo Stato che infatti dovrebbe garantire e tutelare i suoi cittadini, ha di fatto garantito e tutelato interessi e personaggi e il perché non ci è dato di conoscere.

A nulla sono servite le proteste dei parenti delle vittime: fra depistaggi, sterili protezionismi, mezze verità, dozzine di bugie, opposizioni e iattanze varie, pare che la verità debba restare sepolta.

Viviamo dunque in uno Stato alla rovescia?

di Simona Mazza

foto: FormatoNews

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