Lo facciamo “tantrico”?

Cos’è il tantra? Il tantra è un atto erotico cosciente

tantra

Origine del termine “tantra”

La parola tantra deriva dal sanscrito devanāgarī, तन्त्र, la cui radice “tan” significa espansione e “tra” significa: “corda” “telaio“, “filo”, “continuità”.

Il termine può essere tradotto anche come “principio”, “essenza”, “sistema”, “dottrina”, “tecnica”.

Una pratica spirituale che utilizza l’unione erotica 

Il tantra è una pratica che mira al raggiungimento dell’illuminazione, anche attraverso l’unione erotica.

Ha grande seguito in: Tibet, Cina, Corea, Giappone, Indonesia e molte altre aree dell’Estremo Oriente.

Rappresenta un insieme di tradizioni  mistiche, filosofiche, esoteriche proprie dell’indiusmo giainismo e buddhismo. 

Le tre vie del tantra

I rishi (saggi indiani) spiegano che il tantra ci è stato donato per raggiungere la fusione con il divino.

Poiché la cosa non è semplice, c’è bisogno di praticare le tre vie del tantra.

  1. “La via Kaula”: include certi rituali che amplificano e trasmutano il potenziale erotico. Inoltre risvegliano e fanno ascendere la Kundalini Shakti (descritta come un serpente, che ha la forma di una spirale e risiede nella base della colonna vertebrale, il Muladhara chakra). Quando questa energia si risveglia, risale lungo la colonna vertebrale provocando una trasformazione spirituale;
  2. “La via Misara” ha lo scopo di innalzare l’energia Kundalini nella zona del cuore, al centro del petto, l’Anahata chakra. Le prime due vie fanno parte del cosiddetto “tantra della mano sinistra”, Vama Marga;
  3. “La via Samara”, fa parte del “tantra della mano destra”, Dakshina Marga. L’identificazione con i principi maschili e femminili avviene in modo simbolico, attraverso la meditazione. Queste hanno lo scopo di sublimare l’energia Kundalini Shakti nella zona della testa, nel centro sottile di forza Sahasrara.

Tantra e sesso: i riti dell’opera al bianco e opera al nero

L’unione si pratica attraverso dei riti alchemici, che celebrano il matrimonio erotico tra Shiva e Shakti. Shiva, rappresenta il principio maschile, l’aspetto Cosciente, il nucleo della creazione.

Shakti, il principio femminile, la Creazione in divenire. Entrambi sono riuniti e trascesi in Paramashiva, il Supremo Assoluto. 

  • Opera al bianco: questo rito serve per indirizzare l’energia al risveglio della coscienza superiore. Esso prevede il distacco da ogni desiderio;
  • Opera al nero: provoca il risveglio attraverso l’atto sessuale.

I principi del tantra 

  • Primo principio: afferma che noi ci specchiamo nell’Universo e l’Universo si specchia in noi. Siamo fatti della stessa sostanza;
  • Secondo principio: A differenza delle altre vie spirituali, che separano il sacro dal profano, l’amore dal desiderio, la spiritualità dal materialismo, il tantra abolisce lo spazio tra il peccato e la virtù. Spirito e materia, mente e corpo, infinito e finito sono distinti ma non separati. 

L’energia della passione e del desiderio non deve essere tuttavia perduta, ma controllata. 

Sesso tantrico nella coppia 

Il tantra è un “atto erotico cosciente”, non una tecnica di contraccezione che insegna a trattenere lo sperma, né un metodo per prolungare la durata del rapporto sessuale a oltranza. 

Trova la sua ragion d’essere, nell’unione dei principi fondamentali femminili e maschili, il cui motore è l’energia sessuale. 

Ovviamente questa pratica (incentrata sulla meditazione), prevede una certa “risonanza vibrazionale” fra i partner.

Non è un tipo di approccio sessuale che si può sperimentare con un partner occasionale.

Viene da sé, che l’atto amoroso non è visto come un semplice soddisfacimento del desiderio fisico, istintuale, genitale. 

E’ volto a realizzare quell’opera alchemica, grazie alla quale si unificano il principio Maschile, solare con il principio Femminile, lunare, allo scopo di perfezionare l’essere.

Le quattro fasi della fusione amorosa tantrica

I testi esoterici orientali distinguono quattro tappe nell’unione erotica.

Esse sono legate ai quattro elementi e ai quattro centri di forza principali in cui l’energia sessuale si concentra e trasforma: dall’ombelico e al cuore

I quattro territori spirituali sono:

  • Desiderio;
  • Contatto fisico;
  • Aspirazione, passione elevata;
  • Trascendenza

In queste quattro tappe, il sentimento dell’amore è amplificato e sublimato.

Per il tantra, la quadrupla natura della sessualità si esprime attraverso quattro segni erotici: 

  • Un sorriso incantevole, seducente;
  • Uno sguardo erotico, carico d’amore;
  • Un abbraccio intenso;
  • L’unione amorosa “sottile”, non genitale, bensì profonda e totale.

Orgasmo tantrico

La coppia che pratica il sesso tantrico, riesce a controllare e canalizzare l’estasi sessuale in un senso ascendente, evolutivo. 

Capita così di sperimentare differenti livelli d’orgasmo, da quello più fisico fino all’”orgasmo cosmico”, che rappresenta la premessa per la liberazione totale.

L’orgasmo rappresenta molto più che il culmine dell’estasi beatifica dei sensi.

Esso è transostanziale, in modo essenziale, appartiene a quella natura immateriale e spirituale, di noi stessi

L’importanza della respirazione

Questa pratica prevede una grande conoscenza e padronanza delle tecniche di “respirazione cosciente”

1) Una respirazione molto lenta permette la ritenzione dell’eiaculazione e il prolungamento dell’atto amoroso;

2) Associata all’atto sessuale-amoroso, favorisce una percezione complessiva e intima dei due corpi, così come un maggior controllo sui flussi energetici; 

3) Respirando con un ritmo controllato e regolato, si è in grado sia di accendere il “fuoco della passione”, sia di tenerlo sotto controllo;

4) Fermare la respirazione quando si è all’apice del piacere, quando l’energia è difficile da controllare, blocca tutti gli altri processi dell’atto amoroso-erotico.

Controllare la respirazione consente di farci percepire uno stato ampliato di coscienza, ci proietta in uno stato di vuoto, in una dimensione che va al d là dello spazio e del tempo, in cui possiamo ritrovare la nostra vera natura divina, il nostro Sé Divino.

L’importanza dei fluidi 

Secondo David White, uno dei principali conoscitori occidentali della spiritualità tantrica, i fluidi, i “rasa” sono molto importanti.  

Questo termine si riferisce ai fluidi corporei (in particolare al seme e alle secrezioni vaginali), sostanze cariche di potere.

Chi pratica il tantra, trovandosi sulla via che porta alla libertà e immortalità, dovrebbe riuscire a controllarli per non disperdere energia. 

Foto di KiraHundeDog da Pixabay

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.