“Swing Clandestino” ballo e stile di vita senza limiti di età

Spensierato, disinvolto e divertente. Nato ad Harlem, New York, nelle sale da ballo sociali americane degli anni 20, 30 e 40, il Lindy Hop è ritenuta la forma più autentica di ballo swing. Il suo spirito sociale permane a distanza di anni e trova oggi la sua più fedele applicazione nel cosiddetto “Swing Clandestino”, che come un’onda viaggia e non conosce stagioni, animandotante piazze e strade italiane.

Caratteristica principale del Lindy Hop, e forse conseguenza di un antidoto naturale sviluppato durante la Grande Depressione di quegli anni, è il costante molleggiamento verso il basso – “bounce” in inglese – un movimento che sembra voler invitare a scrollarsi di dosso pensieri e magagne.

Una cassa acustica portatile, passaparola sui social networks, spontaneità, improvvisazione e tanta voglia di ballare sono tutto ciò che serve per la buona riuscita di uno “Swing Clandestino”.

Secondo la leggenda il nome della danza fu coniato dal ballerino afro-americano George Snowden in occasione di una maratona di ballo durante le celebrazioni del primo volo aereo senza scalo effettuato dall’aviatore Charles Lindbergh per arrivare da New York a Parigi. George, dopo aver eseguito uno dei suoi passi molleggiati, disse che stava facendo il Lindy Hop, “I’m doin’ the Hop … the Lindy Hop”, ispirandosi al ‘salto’ (hop) transatlantico del pilota statunitense (Lindy).

Dalla comunità nera la danza si espanse poi al resto della società, diventando così simbolo sociale di integrazione culturale fra bianchi e neri. Negli anni 30 emigrò oltre oceano grazie alla partecipazione in vari film di famosi lindy hoppers che ne hanno accresciuto la popolarità.

L’era dell’originale animo swing si estinse negli anni della seconda guerra mondiale e con essa quasi tutti i suoi ballerini, lasciando spazio ad altri stili e tramutandosi in altri balli, tra cui il Boogie Woogie. A partire dalla metà degli anni 80 tuttavia lo swing ritornò in auge e i ballerini di tutto il mondo, dalla California alla Svezia, vollero tornare a parlare del “reviving” Lindy Hop.

Oggi lo swing contagia sia giovani che anziani con scuole, eventi e serate a tema, e continua a guadagnare terreno in tutte le sue varianti, passando per il Lindy Hop, coreografie di gruppo come loShim Sham Shimmy e altri balli di coppia. In questa cornice, lo swing clandestino si propone come prezioso momento di socializzazione, in cui il raduno di strada diventa una scuola di ballo a cielo aperto che fa nascere relazioni e compagnie. E se prendere per mano uno sconosciuto non è certamente il primo gesto che siamo portati a fare camminando per le vie cittadine, la vitalità “clandestina” di questo jazz ballabilee frizzantelo rende assolutamente naturale. La musica li fa incontrare, il ballo li fa avvicinare, l’improvvisazione li fa divertire.

Non è solo un ballo, ma uno stile di vita senza limiti di etàche catapulta in un’altra grande epoca, quella in cui il jazz è in grado di far ballare tutti.

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