Nelson Mandela, l’uomo che non si arrese mai

mandelaGiovedì scorso il mondo ha perso un grande uomo. All’età di 95 anni ci ha lasciati Nelson Mandela, padre della lotta contro l’Apartheid.  

Si è spento nella sua casa di Johannesburg dopo una lunga malattia legata alla tubercolosi contratta durante il periodo di prigionia di 27 anni.

Ed è forse proprio questa lunghissima carcerazione l’aspetto più emblematico della vita di Madiba: 27 anni rinchiuso in carcere per aver cercato di cambiare le cose, ricorrendo a mezzi estremi come il sabotaggio dell’esercito sudafricano (reato di cui Mandela si dichiarò colpevole) e l’organizzazione di truppe armate per sovvertire il regime dell’Apartheid. Un lotta strenua contro la segregazione razziale dei neri in Sudafrica, una lotta che lo ha portato a essere privato della propria libertà.

Eppure, in quei 27 anni dietro le sbarre, non ha mai perso la forza di volontà, anzi, sorretto dalla lettura di romanzi, poesie, poemi, liriche ha portato avanti indirettamente la sua causa. In particolare, una poesia di William Ernest Henley, Invictus, è stata la carica che non ha fatto scemare la forza di Mandela.

Recitano così alcuni versi: “Oltre questo luogo di collera e lacrime,/ incombe solo l’orrore delle ombre / e ancora la minaccia degli anni / mi trova, e mi troverà, senza paura.”

Oltre all’aborrire il razzismo, Mandela ci lascia un precetto eterno: non è detto che le cose così come sono debbano restare tali, possiamo fare qualcosa per cambiarle. Apparentemente può sembrare una banalità da persone buoniste e ottusamente positive, ma non è così.

Nella sua opera dobbiamo guardare l’impegno attivo e strenuo e il non arrendersi mai, comportamenti che la nostra società tende sempre più a dimenticare con la conseguenza dell’apparizione di fenomeni come l’astensionismo e l’odio per la politica. Atteggiamenti che mostrano una rinuncia, un subire la realtà come uno status quo immutabile ed eterno.

Mandela, così, lascia a tutti noi un’eredità immensa sottoforma di esempio immenso di forza di volontà. Il Sudafrica e il mondo intero perdono un uomo come pochi sono stati nella storia e chissà quando qualcun altro potrà raggiungere tale grandezza.

Martedì 10 dicembre, allo stadio di Johannesburg avranno luogo i funerali, cui prenderanno parte moltissimi capi di Stato e personalità importanti del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo da tutto il mondo.

di Francesco Galli

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