Il riciclo della plastica e lo smaltimento dei rifiuti può diventare un lavoro!

plasticariciclataQuanta plastica gettiamo ogni giorno nei rifiuti? Contenitori di detersivi, bottiglie di acqua, le vaschette dove vengono confezionate frutta, verdura, carne e pesce. Fino a pochi anni fa nessuno sembrava essersi mai soffermato a chiedersi se dal riciclo di questo materiale fosse possibile creare un’attività che producesse reddito. Eppure è proprio così. La plastica, se riciclata nel modo giusto, può diventare un vero e proprio lavoro contribuendo alla creazione di un’economia verde. Quella plastica che, se lasciata nell’ambiente, può impiegare anche mille anni a decomporsi e, se bruciata, può produrre sostanze estremamente dannose per l’ambiente come la diossina, può essere riciclata per “tornare a nuova vita” o per produrre calore e elettricità.

Perché non utilizzare anche nuovi tipi di plastica, come quella prodotta con l’utilizzo di materie prime naturali? La gomma realizzata con il tarassaco, meglio conosciuto come dente di leone o soffione, è nata da una ricerca che ha consentito di realizzare da questa pianta la prima gomma naturale da utilizzare per la costruzione di pneumatici eco-sostenibili a impatto zero. Questa nuova soluzione, affiancata agli pneumatici ricostruiti, ha consentito di segnare un punto importante nella salvaguardia dell’ambiente. In breve tempo infatti si è iniziato ad assistere al costante incremento nel web di appositi siti dove poter acquistare questo tipo di pneumatici: ad esempio consultando il portale www.offerte-pneumatici.it  sarà possibile acquistare facilmente online ed in pochi click i migliori pneumatici sul mercato. Gli pneumatici ricostruiti, o rigenerati, presentano le stesse performances delle gomme tradizionali e al tempo stesso si prestano ai più svariati utilizzi nel momento in cui non saranno più adatte alla percorrenza su strada. Sono infatti perfetti per realizzare piccoli e grandi oggetti di uso quotidiano: simpatici astucci o eleganti cinture, pratici portafogli o originali borse, valigette porta computer o copertine per i taccuini, ma anche bellissimi oggetti da arredo esterni come fioriere.

Sono veramente tanti gli usi che possono offrire, come tante sono le opportunità di lavoro offerte a chi vuole iniziare ad investire in un’attività in costante crescita. Anche il settore della plastica tradizionale offre molte opportunità per produrre reddito anche se il suo percorso è più lungo e articolato. Il sacco blu infatti, una volta prelevato dal cassonetto apposito, viene avviato ad una prima selezione. Esistono svariati tipi di plastica e prima di procedere al suo riutilizzo è indispensabile suddividerla per tipologia. Una volta smistata sarà rivenduta ai riciclatori che inizieranno la fase di recupero per creare nuovi oggetti. Provvederanno a tritarla in granuli o in scaglie finissime per trasformarla in tessuto o pile, in reti da pesca, cavi, tubazioni per le fognature o materiali isolanti destinati all’edilizia. Una buona differenziazione permette di recuperare tutto il materiale. Di quella minima parte che non può essere riciclata verrà comunque utilizzato l’alto potere energetico e verrà prodotto un combustibile alternativo destinato ai cementifici o agli impianti di produzione dell’energia.

di Francesco Valente

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