
A Roma, al rione Esquilino, nella notte del 5 agosto in piazza Santa Maria Maggiore, si rievoca il miracolo della nevicata che, nel 358 d.C., avrebbe imbiancato la campagna. La leggenda narra che nella notte tra il 4 e il 5 agosto una incredibile nevicata ricoprì il colle Esquilino, allora privo di palazzi e della attuale Basilica. Durante quella notte, la Madonna era apparsa in sogno all’allora Papa Liberio, chiedendo la costruzione di una chiesa in quella zona di Roma allora deserta. Cosa che poi il Papa fece, erigendo la bellissima Basilica intitolata appunto a Santa Maria (Maggiore).
La manifestazione era prevista per le ore 21 in piazza di Santa Maria Maggiore e già dalle 20 l’area era gremita. L’evento, però, è iniziato con molto ritardo.
Inoltre una serie di transenne impedivano ai turisti e ai romani, di entrare nel grande spazio restandone ai margini. La stessa banda dei Carabinieri, arrivata alle 21,30, diffondeva le note del Canto degli Italiani, talmente in sordina, perché priva di microfoni, che molte migliaia di intervenuti non le hanno percepite.
Si è trattato della 42ima edizione di una rievocazione iniziata per la prima volta nel 1983. Tutti si aspettavano giochi di luce fantastici sulle facciate della basilica, od anche il tricolore nel momento dell’Inno di Mameli, mentre le proiezioni visive erano molto al di sotto delle attese e delle edizioni precedenti.
L’evento tanto atteso è iniziato solo un’ora dopo, tra i fischi di chi si aspettava la nevicata prevista.
Il “miracolo” della neve è cominciato con musiche accompagnate della soprano Mary Prosperi e del baritono Giuseppe Milli, ma i cannoni sparaneve, posizionati lontani dalla folla, non sono riusciti a ricreare quel momento immaginifico che tutti si aspettavano.
Il presentatore della manifestazione, prolisso nel presentare ospiti o a ringraziare l’artefice della serata, è stato coperto da un boato di protesta quando, forse non essendo ancora pronti i cannoni sparaneve, ha cercato di presentare gli sponsor che avevano finanziato il tutto. Quando, finalmente, la nevicata artificiale ha avuto inizio, il pubblico è rimasto deluso perché, dopo soli dieci minuti, la neve ha smesso di cadere.
Mentre la cerimonia continuava, il pubblico ha cominciato ad abbandonare la piazza ma le transenne mal disposte hanno creato degli imbuti e le persone spingevano, fischiavano, e travolgevano tavoli e turisti seduti nei bar e nei ristoranti presenti ai margini della piazza.
Insomma, una manifestazione al di sotto delle aspettative, di gran lunga inferiore alle scorse edizioni, che si è protratta sino alle 23 ma con una piazza ormai piena solo a metà. Turisti e romani sono rimasti molto delusi da uno spettacolo che le locandine diffuse dal Comune di Roma avevano annunziato come roboante e magnifico, risoltosi invece con un buon fiasco di ….neve!
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