Il Creative District e l’Haute Couture emergente tra i luoghi più suggestivi della Roma segreta

L’idea di Antonio Falanga, fashion producer, e Grazia Marino, ceodella P&G Events, è davvero concreta e semplice: promuovere la creatività emergente, italiana e straniera con una sfilata evento in uno dei luoghi più suggestivi della Roma antica.

Si chiama Creative District, il loro progetto, prodotto da Spazio Margutta e giunto alla IV edizione; inserito nella sezione InTowndel calendario di AltaRoma, per la seconda volta sfrutta le storiche mura del Chiostro dell’Angelicum, ex convento, oggi sede prestigiosa dell’Università Pontificia S. Tommaso d’Aquino.

Una location a due passi da Rione Monti, parte di quella Roma segreta che capita di scoprire per caso (o se fortunatamente ci si perde), che con il Creative District per AltaRoma apre le porte, e finalmente presta il suo cortile, pregno di cultura e storia, all’alta moda.

All’interno, lo spazio centrale è un grande giardino rigoglioso, con la fontana dell’Acqua Felice, l’acquedotto terminato da papa Sisto V nel lontanissimo 1585; questo lo spettacolo alle spalle di ospiti e stampa, posti intorno allo spazio verde, in una quadrangolare serie di prime file; dove lo scorso 28 giugno, sotto maestosi portici e ampie arcate, dietro la presentazione di Cinzia Malvini, una delle firme più autorevoli del fashion system, la lunga passerella, ha fatto da trampolino di lancio, raccontando le storie e i sogni di sei case di moda emergenti: Gian Paolo Zuccarello, Asia Neri by Irene Mattei, Aline Oliveira, Antudo, Dàvorin Cordone, e SOSUD OUVERTURE.

Gian Paolo Zuccarello

Si chiama “MADELEINE”, proprio come il famoso dolcetto francese a forma di conchiglia, la collezione di Gian Paolo Zuccarello, stilista d’alta moda siciliano, che con una boutique di abiti da sposa nel cuore di Roma, per il Creative District mette in scena la sua esperienza e artigianalità. L’allure parigina anni 50 si colora quasi di burlesque, colpa dell’ispirazione: una ballerina del Moulin Rouge spagnola, che si veste per conquistare il giorno senza rinunciare alla sua personalità. La linea Haute Couture A/I 2018-19 ha dunque colori decisi: da un lato, le combinazioni sonocariche di mistero, grazie all’ultra violet, al blu elettrico e al verde bosco; dall’altro, il rosso, il fucsia e il giallo sorbetto, celebrano invece la passione, e l’esuberanza di una donna orgogliosa di essere tale. In testa, copricapi dal design teatrale, infiocchettati di tessuti pregiati e piume, conferiscono agli outfit quel tocco spiritoso e originale, da primadonna.

Asia Neri by Irene Mattei

Stilista senese, cresciuta accanto alla nonna sarta, sfila con la sua linea Haute Couture A/I 2018-19 ispirandosi alla Spagna del XVII secolo. Un periodo fatto di fastosità e opulenza, dal quale la designer ruba mantelli, crinoline e bustini, elementi simbolo del vestire illuminista, e con un approccio moderno, li rende meno costrittivi. Così le mantelle si accorciano, e si riempiono di frange, mentre la crinolina si porta sulla gonna come fosse un accessorio. Il damascato e i broccati invece diventano maxi, oppure si colorano di minuziosi ricami dorati, volti a illuminare la seta leggera di gonne svolazzanti, e il morbido velluto di audaci capispalla a vestaglia.

Aline Oliveira

La collezione Haute Couture A/I 2018-19 della brasiliana Aline Oliveira prende spunto dagli eccentrici anni 80. Dieci proposte esuberanti, dal giorno alla sera, calcano la passerella raccontando di una donna forte, che lotta per emanciparsi nel mondo del lavoro. Grinta e sensualità attraverso scolli vertiginosi: dai completi da uomo con giacche tuxedo, ai capispalla con volantesagerati che sembrano ali giganti, fino agli abiti da sera con balze di organza, dettagliati da ricami in cristallo. Una linea che celebra la forza della donna nella decade più dirompente, il tutto mescolato con brio, a un sottile spirito carioca.

Antudo

Si chiama Antudo, il brand di Andy Leone, il giovanissimo designer che debutta ad AltaRoma. “The Lost Beauty” è una collezione di moda che trae ispirazione da due mondi lontani e diversi: la Sicilia, sua terra d’origine e il Giappone sua fervida ossessione. Una femminilità imperiosa vive con orgoglio i drammi del passato, giocando intorno all’idea di freschezza a volte sfacciatamente girly, altre meno. La linea di Andy Leone ha dunque combinazioni audaci, e racconta di una bellezza fiera e orgogliosa, che non si perderà mai.

Prendendo spunto dalla bandiera siciliana e giapponese, i colori hanno una connotazione specifica: il giallo del denaro ricorda la prosperità, quello del grano la fertilità; poi il rosso che rappresenta il dolore, insieme all’alternanza della luce e delle tenebre, con il bianco e il nero di strati e strati di organza.

Dàvorin Cordone

“Empowering Beauty” è la capsule collection che segna il debutto di Dàvorin Cordone ad AltaRoma. La sua ammirazione per il genio Alexander McQueen morto suicida nel 2010, aleggia sottesa ad una linea Haute Couture che si tinge di atmosfere cupe e oniriche. Protagonista è la donna, che dopo secoli di lotte per l’emancipazione, finalmente riacquista il potere. Potere che, nella mente del giovane designer palermitano, si plasma, e attraverso velluti, pizzi e ricami, si trasforma in paura, timore. Un’eleganza noir legata a forme e stili del XVI dove la palette cromatica è, per esigenza di narrazione, monocorde e volutamente gioca su rosso enero.

SOSUD OUVERTURE

All’inizio si chiamava semplicemente SOSUD, il progetto di Alessandra e Roberta Carrozzo, acquisito in licenza dallacompagnia ALL IN ONE FASHION LTD. Ora nelle mani del designer calabrese Mario Costantino Triolo, diventa anche OUVERTURE e sulla passerella del Chiostro dell’Angelicum, sfila un pret-à-porter dalla sensualità misurata. Le forme morbide e svolazzanti ben si prestano al tripudio di stampe e colori: batik, tie-dye e fiori di bouganville stilizzati, convivono con i ricami preziosi, tipici del barocco salentino. La femminilità è dinamica e moderna, e vive di contrasti: la giacca da uomo è indossata su gonne over a vita alta, e le felpe dal tocco athleisure, sono tagliate a vivo, acconciate al momento con cinture pronte a fermare la vita, e che magicamente liberano tutto il resto.

Photo Credit: Pietro Piacenti

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