Trent’anni fa andava in onda per la prima volta in Italia, sul canale Fininvest ReteItalia, lo storico cartone animato incentrato sul calcio: Holly e Benji.
Era il 19 luglio 1986 quando Holly e Benji entrano nelle case e nei cuori di molti bambini italiani.
La storia di Holly e Benji, come spesso capita alle serie animate giapponesi, parte da un manga pubblicato con il titolo “Capitan Tsubasa” da Yoichi Takahashi nel 1981.
Oliver Hutton, detto Holly, era un piccolo prodigio del calcio con il sogno di vincere i Mondiali e Benjamin Price, detto Benji, un carismatico portiere in grado di parare qualsiasi tiro. Entrambi membri della squadra New Team, hanno affrontato insieme campionati regionali e nazionali sia a livello di scuole elementari che superiori; crescendo Holly, dopo aver giocato in Brasile, arriva a Barcellona per giocare nel Catalunya, mentre Benji si afferma in Germania diventando il portiere del Grunwald, squadra di Amburgo.
Calcio vero, quello giocato sui campi di pallone, e calcio finto, quello sognato davanti ad uno schermo, si sono da sempre mescolati con Holly e Benji tanto che alcuni dei suoi protagonisti si ispirano proprio a personaggi reali.
Primo fra tutti Diego Armando Maradona, che nel cartone animato italiano viene chiamato Jorge Ramirez; simile non solo per le caratteristiche fisiche all'”originale”; infatti, durante la partita del Giappone segnò la sua quarta rete personale lasciandosi abilmente alle spalle 8 giocatori; un gol molto simile a quello del Pibe de Oro contro l’Inghilterra durante i mondiali di Messico dell’86. Tanti però anche i calciatori italiani.
La nazionale azzurra viene mostrata come una squadra con una notevole fluidità di gioco, ma soprattutto con un portiere prarticamente imbattibile, il “portiere perfetto” Gino Buffetti. Egli non può che essere l’omaggio di Holly e Benji al portiere italiano Gigi Buffon.
Anche Alessandro Delpi, attaccante e capitano della Juventus, si rifà ovviamente ad Alessandro Del Piero.
Altro giocatore italiano con cui la squadra giapponese ha dovuto fare i conti è inoltre Filippo Inzars, ispirato al giocatore Filippo Inzaghi, che serve un assist di un gol ingiustamente annullato per fuorigioco.
Chiudiamo questo elenco con Cannavaru, ispirato a Fabio Cannavaro, il difensore biondo con una fascia nei capelli, militante nel Parma.
E la storia tra calcio vero e calcio finto continua nel cuore e nella mente di tutti; in particolare sembrano portare nel cuore questo storico cartone animato proprio coloro che sono cresciuti guardandolo e che oggi hanno realizzato il proprio sogno. Molti calciatori italiani hanno così festeggiato i 30 anni di questo celebre cartone animato.
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