Grillo-Farage: la strana coppia rischia di relegare i 17 eurodeputati grillini all’angolo

Grillo-FarageLa coppia Grillo-Casaleggio ha finalmente chiarito la propria posizione, optando apertamente per un orientamento politico “ rivolto a destra”. Ciò li ha portati ad allearsi con il leader politico britannico Nigel Farage, il conservatore dell’Ukip (Independence Party), tristemente noto per la sua ideologia xenofoba e razzista, che grazie all’alleanza con Grillo potrebbe realizzare il suo sogno di dar vita ad un suo gruppo (servirebbero 25 eurodeputati in rappresentata di minimo 7 stati).

La virata a destra è ciò che emerge dalle votazioni degli iscritti al blog, che hanno espresso 23.192 preferenze su 29.584 voti. Al secondo posto con 3.533 voti, vi è l’adesione ai “non iscritti”, al terzo (2.939) i conservatori dell’Ecr e riformisti cui aderisce anche il premier britannico David Cameron.

Assente la lista dei Verdi, perchè -si legge in una nota ufficiale- “hanno posto veti e non hanno dato certezze”. L’European green party ha tuttavia smentito tale mancanza di collaborazione.

Il voto online ha suscitato non poche polemiche tra i proseliti, cosa a dire il vero inevitabile, visto che M5s è un calderone di persone scontente provenienti dai estrema è chi sostiene che il voto sia stato fortemente influenzato dal Casaleggio.

Perplessità sono state espresse anche dai parlamentari, quali Paola Pinna, Tommaso Cutrò e Aris Prodani.

Contento invece il politico inglese ”Sono estremamente soddisfatto del risultato”, ha commentato. “Sarò lieto di lavorare con il Movimento 5 Stelle per una vera voce di opposizione in seno al Parlamento Europeo”.

Dello stesso parere anche uno degli artefici dell’accordo, Claudio Messora, neo responsabile della comunicazione a Bruxelles, che ha affermato “La Rete ha deciso a larga maggioranza, questo ora ci dà slancio per la formazione di un nuovo gruppo con Nigel Farage improntato alla massima libertà possibile su programmi e votazioni.

Questo consentirà al M5S di acquisire il peso politico necessario per non essere più accusato di di non contare niente”. A dire il vero l’impresa non sarà poi tanto semplice, anche perché in Europa solo Beppe Grillo ha abboccato alle teorie euroscettiche di Farage, mentre i “Veri finlandesi” e il “Partito del popolo danese”, hanno scelto di sostenere Marine Le Pen.

L’unica ancora di salvezza per Grillo e Farage sarebbe dunque quella di tirare dalla loro parte l’estrema destra di “Democratici svedesi”, i tedeschi dell’Afd e una, forse due formazioni baltiche, rischiando tuttavia di restare nell’angolino per mancato raggiungimento della quota richiesta.

Insomma, ad occhio e croce appare evidente che obiettivo principale è quello della visibilità e del peso politico, anche se Messora tranquillizza coloro i quali Efod (Europa della non ci preclude di votare in sintonia con altri gruppi politici europei per quanto .

A questo proposito Messora insiste sul fatto che i sulle politiche ambientali si possa “votare in sintonia con i Verdi” e che il Movimento non “viene snaturato da quest’alleanza”.

Le divergenze di opinioni sulla scelta rischiano tuttavia di provocare un’insanabile frattura che potrebbe avere conseguenze devastanti all’interno del Movimento.

Se questa alleanza con Farage non dovesse avvenire Grillo ha affermato “Nel caso la soluzione più votata non sia praticabile, sarà perseguita la successiva più votata”.

Tradotto in termini poveri, non si aderirebbe alcun gruppo italiano, di conseguenza i 17 eurogrillini verrebbero messi all’angolo.

di Simona Mazza 

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