Si vocifera che Silvio Berlusconi stia ponendo le basi per dar vita ad un nuovo partito in vista del voto. E a tal proposito, il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino commenta: comprendiamo la sua esigenza, anche perchè il nome e il simbolo del Pdl sono in comproprietà con Fini, e non potrà utilizzarli”. Poi prosegue in una nota: “dicono anche che nella conferenza stampa tenuta due giorni fa a Lisbona, il Premier si sia fatto sfuggire che vuole scendere in campo definendosi il vero centrodestra, scrive il dirigente di Fli. Per evitargli problemi giudiziari, che purtroppo non gli mancano, gli comunichiamo che dal 17 maggio scorso il vero centrodestra è stato registrato da noi all’ufficio marchi e brevetti di Roma. Una ragione in più a dimostrazione che il suo non sarà il vero centrodestra italiano”. Immediata la replica di Sandro Bondi, ministro e coordinatore del Pdl: “‘Provocazioni da alterchi condominiali”. Mentre il sindaco di Roma Gianni Alemanno commenta: “L’utilizzo dei simboli di partito difficilmente può essere chiuso dal semplice copyright”. Bocchino, però, sebbene per l’ufficio marchi dell’unione europea il titolare del simbolo sia Berlusconi ribadisce: che il Presidente del Consiglio né ha successivamente ceduto l’utilizzo con contratto notarile a firma congiunta sua e di Fini. Quindi a suo dire Berlusconi ne sarebbe proprietario ma solo fino al 31 dicembre 2014 arco di tempo in cui il simbolo può essere utilizzato solo con il consenso di Gianfranco Fini. Infine ecco intervenire sull’argomento il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio: “Il simbolo del Pdl l’ho creato io. Mi sono presentato con questa lista alle elezioni comunali del maggio 2007 e sono diventato sindaco per la prima volta. Poi, con una scrittura privata, il 24 agosto successivo, l’ho ceduto a Berlusconi che è l’unico titolato ad utilizzarlo”.
di Redazione
Foto: www.ilpredellino.it
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