Falso Brunello: i NAS sequestrano 30mila bottiglie destinate al mercato internazionale

viniimages-1_27Italia: panorami stupendi, buon cibo e buon vino. E’ questa l’immagine che ci piace pubblicizzare. Ma, a guardare da più vicino, spesso si scoprono le magagne.

E’ quello che è successo a Siena, dove i carabiniere hanno sequestrato oltre 30mila bottiglie di vino etichettate come Brunello di Montalcino, Chianti e altri marchi DOCG che in realtà non contenevano affatto i prestigiosi vini toscani famosi in tutto il mondo, ma rimpiazzi di scarsa qualità.

Una frode alimentare di vaste dimensioni, nella vendita all’ingrosso e al dettaglio: i NAS di Firenze avrebbero già effettuato decine di ispezioni nei supermercati, nei centri di imbottigliamento e nelle enoteche toscane e umbre, e altrettante perquisizioni, tra cui grosse quantità di vino sfuso pronto per arrivare ai mercati internazionali.

Le bottiglie erano state etichettate con false fascette dei loghi delle aziende in cui figuravano perfino i sigilli di Stato. In questo modo il commercio in Italia e all’estero è stato facile tanto quanto alzare dieci volte più del normale il prezzo di un prodotto per cui i sostenitori del made in Italy sono ben disposti a pagare. Al momento ci sarebbero già alcune persone indagate, ma i produttori di Brunello e delle aziende di Montalcino risultano parte lesa, negando un coinvolgimento.

di Simona Scardino

foto: oggitreviso.it

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